PUNTO ESTETICO DEFINITIVOAccade sempre più spesso che molti si spaccino per estetisti senza averne i titoli arrecando danni alla salute dei clienti e all’immagine della categoria. Troppe le accortezze ignorate per incompetenza, le norme igienico sanitarie sottovalutate e i luoghi non idonei in cui si esercita. Gli abusivi puntano sul servizio a domicilio, sulla disponibilità oraria e soprattutto sui prezzi accattivanti, spesso inferiori fino al 50% rispetto ai professionisti. Ma ne vale la pena? L’abusivo non ha conoscenze approfondite della pelle, delle malattie della cute, della com-posizione dei prodotti che usa e degli effetti che questi hanno sull’organismo e così chi va da un falso estetista rischia infezioni o contagio di malattie virali. É vero che non siamo in ambito sanitario, ma anche qui si lavora con il corpo e a volte la gente non se ne rende conto. Attualmente l’art. 348 del codice penale considera lavoratore abusivo solo chi esercita una professione senza averne l’abilitazione richiesta. E purtroppo l’estetista abusivo non vi rientra, poiché l’estetista viene considerato un semplice artigiano. É necessario sensibilizzare i clienti spiegando loro le importanti differenze che esistono tra un abusivo ed un professionista. Ma servono soprattutto misure urgenti per contrastare il dilagare del fenomeno. Si possono sconfiggere coloro che lavorano in nero predisponendo una legge che ne riconosca la professione. Ed è proprio ciò che ha intenzione di fare Erder Mazzocchi, Consigliere della Regione Lazio e candidato alle prossime elezioni regionali. La salute del cittadino è una questione molto cara a Mazzocchi. Lo dimostrano le diverse proposte di legge da lui presentate in ambito sanitario. Ed è per questo che è pronto ad impegnarsi ad elaborare, subito dopo le elezioni, un progetto di legge regionale che tuteli allo stesso tempo cittadini ed estetisti. Si prevederà l’istituzione di un elenco regionale degli estetisti professionali al quale dovranno iscriversi, previo apposito corso di qualifica professionale regionale, tirocinio ed esame di abilitazione, tutti coloro che vogliano operare nel settore; mentre per coloro che lavorano in questo ambito, già in pos-sesso dei requisiti professionali ai sensi della legge 1/90, vedranno riconosciu-to il loro titolo attraverso un esame di abilitazione. Così i clienti potranno sapere chi è autorizzato ad esercitare nel settore accedendo ai dati dell’elenco e potranno di conseguenza contare sulla professionalità degli operatori, sulle attrezzature utilizzate ed i procedimenti attuati per sterilizzare gli strumenti di lavoro ed i stessi locali di servizio, senza rischiare di contrarre malattie infettive. La proposta di legge dell’On. Erder Mazzocchi, Consigliere sempre attento alle piccole e medie imprese in quanto anche Vice Presidente della Commissione Piccola e Media Impresa, Commercio e Artigianato, anticipa gli effetti della legge nazionale 3116 nella regione Lazio. Confestetica ha elaborato la normativa con l’aiuto della maggioranza degli operatori estetici di tutta Italia al fine di ottenere il riconoscimento del Collegio Nazionale degli Estetisti e dell’ordine professionale. Renata Polverini insieme a ERDER MAZZOCCHI manina_polverini_sitopolverini