Rifiuti speciali estetista confestetica

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Ecco l’assurda richiesta ad un centro estetico di Benevento

Sebbene la normativa sui rifiuti speciali, attribuiti alle attività degli istituti estetici, offra un quadro complessivo abbastanza chiaro per la sua attuazione, non mancano gli episodi di speculazione nei confronti degli operatori del nostro settore. Un esempio lampante ci giunge da un centro estetico di Benevento che ci ha segnalato l’anomala gestione dei rifiuti speciali propinata da un’apposita ditta che si occupa di raccogliere i rifiuti derivanti da attività lavorative. Quest’azienda, tutt’ora regolarmente attiva nel settore, offre all’istituto estetico un contratto annuale per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti speciali, garantendo l’esistenza di un obbligo a smaltire le cerette e gli imballaggi dei cosmetici come pericolosi. Risultato finale per il centro estetico è una spesa minima di 300 euro l’anno, canone fisso di 120 euro, calcolata forfettariamente in base al peso dei materiali raccolti.

Ma quale legge contempla le cerette come rifiuto pericoloso? Non l’abbiamo mai sentito. Per verificare il fatto, abbiamo deciso di chiederlo direttamente all’azienda in questione. La responsabile di questa ditta ci risponde al telefono affermando che loro si attengono con precisione al Decreto Legislatico n. 152 del 2006 e le rispettive modifiche, dopo essersi tra l’altro confusa citando una inesistente legge 196. Ma a noi pare subito evidente che questa legge non prescriva affatto di smaltire tra i rifiuti pericolosi le cerette e i contenitori di creme cosmetiche. Alla mia esternazione di dubbi sull’obbligo preventivatomi, la responsabile replica con tono perentorio: “Noi lavoriamo meglio delle altre aziende e lei, se non vuole incorrere in sanzioni penali fino al carcere, deve attenersi a queste regole smaltendo pure le cerette da noi”. “Mi studio meglio la legge e poi vi faccio sapere. Ci penserò, la ringrazio per il momento”, rispondiamo noi.

>> leggi la gestione dei taglienti al di fuori delle strutture sanitarie

Siamo invece consapevoli che tutte le leggi in materia dichiarano come pericolosi solo i rifiuti taglienti a contatto col derma e non le cerette o i barattoli dei cosmetici. Non ci serviremo mai da un’azienda di quel tipo.

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C’è da dire però che, spesso, sono proprio i manager e i consulenti di queste 

Estetista gallina dalle uova d'oro

aziende di smaltimento ad abusare dell’ingenuità di alcuni operatori approfittando della confusione causata dalle numerose norme in materia. Raccomandiamo, quindi, a tutti i centri estetici di informarsi meglio prima di accettare consigli di aziende poco trasparenti ed esterne al nostro settore.

Per questo vi chiediamo di comunicarci anomalie e fornirci segnalazioni di abusi o scorrettezze commerciali, segnalando sulla nostra App Confestetica