P_ansaldo-angelozzi1 In questi giorni sta girando presso gli Istituti estetici ed i funzionari di Confartigianato una e-mail recante gravissime accuse diffamatorie e denigratorie nonché lesive dell’immagine e dell’operato di Confestetica. In relazione alla suddetta e-mail, di cui Confestetica è venuta a conoscenza grazie alle estetiste presidenti di Confartigianato  indignate dal comportamento della loro associazione, ha il dovere di informare il proprio ufficio legale che valuterà tutti gli estremi per un’azione penale e civile contro la Dott.ssa Tiziana Angelozzi, Segretario Nazionale di Confartigianato e contro Confartigianato stessa. Il testo integrale della succitata e-mail è scaricabile cliccando qui; di seguito invece riportiamo la risposta di Confestetica. Benarrivata Confartigianato! dopo gli attacchi subiti dalla vostra “compagna” CNA non siamo per nulla stupiti dal vostro allarme rispetto al lavoro della nostra Associazione che teniamo a precisare essere stata istituita il 19 Novembre 2007 con atto pubblico, repertorio numero 41.548 raccolta numero 6.443, davanti alla Dott.ssa Notaio Stefania Di Mauro. Questa breve delucidazione al fine di informarvi che la parola Associazione riferita a Confestetica deve essere scritta senza virgolette. [Copia Conforme - Atto Costitutivo e Statuto Confestetica] Confestetica è costituita da estetisti il diritto di associazione dei quali è garantito dall’articolo 18 della Costituzione Italiana che sancisce: “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale”. (le colleghe su facebook dicono:) leggi >> Confestetica, dinanzi alle accuse gratuite delle associazioni artigiane, ha sempre dato risposte basate sulla concretezza dei fatti, adducendo motivazioni riscontrabili nell’immediato e dando esclusivamente giudizi di fatto, mai giudizi di valore, mossa che invece sembra essere preferita dalle suddette associazioni artigiane quando parlano di Confestetica. La nostra associazione non ha mai millantato nulla, tanto meno l’istituzione di un Albo professionale degli Estetisti. In Italia, si può istituire un Albo solo per legge e la 3116 proposta da Confestetica è un disegno di legge già oggi presente in Parlamento. Ci chiediamo: come mai alle associazioni artigiane dà molto fastidio la proposta di legge 3116/10 che ha l’obiettivo di elevare lo status dell’estetista (oggi purtroppo artigiana) al fine di salvaguardare massimamente la salute pubblica? Perché in essa si prevede, oltre all’istituzione dell’Albo di cui sopra, l’istituzione del Collegio Nazionale degli Estetisti costituito, anche ai vertici, solo ed esclusivamente da estetisti. Chi c’è oggi alla guida di CNA Benessere e di Confartigianato Estetica? Danilo Garrone e Tiziana Angelozzi, che non sono certamente estetisti!! E che fine faranno questi dirigenti quando entrerà in vigore la 3116/10 e sarà istituito il Collegio Nazionale composto da SOLI estetisti? Forse avranno la necessità di occuparsi di altre categorie poiché non ammessi alla dirigenza del Collegio. Questo è uno dei tanti motivi per cui la nostra proposta di legge 3116/10 è duramente attaccata da CNA Benessere e di Confartigianato Estetica e la cosa ci lascia estremamente perplessi in quanto la tutela della salute pubblica dovrebbe essere un bene più importante del mantenimento della propria poltrona dirigenziale. Se l’approvazione della 3116 quindi, potrà creare problemi occupazionali a quei pochi dirigenti che in maniera così subdola oggi stanno boicottando Confestetica, ben venga subito la 3116 perché l’interesse della categoria estetica deve assolutamente prevalere sull’interesse del singolo. Il boicottaggio e l’ostruzionismo operato da voi associazioni artigiane, si è inoltre palesato dal momento in cui in 16 giorni, in corsa con Confestetica, avete proposto ben altre 3 leggi (supportate dal PD, dal PDL e dall’UDC) aventi l’intento di regolamentare il settore estetico. I suddetti disegni di legge non danno risposte certe alla soluzione contro l’abusivismo, non parlano di professionalizzazione dell’estetista né di tutela della salute pubblica, e soprattutto sono stati stilati senza nemmeno coinvolgere le estetiste presidenti di molte regioni e molte province italiane, tanto è vero che molte presidenti ancora oggi non sono a conoscenza neanche dell’esistenza delle proposte di legge ad opera di voi associazioni artigiane. Nella sua e-mail, cara Confartigianato, ci dice che la 3116 non rispecchia la visione “delle Organizzazioni che rappresentano l’artigianato in generale e l’estetica in particolare” e di questo noi ne siamo orgogliosi in quanto la nostra Associazione è nata per tutelare tutti gli estetisti e non vogliamo certo tutelare i dirigenti delle Associazioni artigiane che estetisti non sono. Confestetica invita CNA e Confartigianato ad un pubblico tavolo di confronto davanti agli estetisti di tutta Italia per far scegliere loro, in forma democratica, da quale legge vogliono essere rappresentati e tutelati. In conclusione, qualsiasi informazione relativa a Confestetica di cui venite a conoscenza è appresa attraverso i mezzi di comunicazione pubblici di cui la nostra Associazione si avvale, mentre invece Confestetica viene a conoscenza delle vostre “comunicazioni latenti” sempre attraverso estetisti insoddisfatti. Alla luce di questi fatti, si ravvisa una bella differenza non solo tra gli intenti di Confartigianato e Confestetica ma anche nelle modalità di trasmissione di informazione scelte da Confestetica (sito web o periodico cartaceo) e quelle scelte da Confartigianato (e-mail private e diffamatorie alle quale non è dato diritto di replica per la loro natura privata)!