Confestetica marusca navaGentile signora Marusca Nava,  è l’ultima volta che rispondo a comunicati come i suoi e di alcuni suoi colleghi . Comunicati dal contenuto così infimo che non vorrei rischiare , andando avanti, di cadere nel ridicolo vista la bassezza di alcuni contenuti e la pochezza culturale con la quale mi devo confrontare continuamente. Da ora in avanti se ci sarà da parlare lo farò solo per discutere di argomenti costruttivi e mi confronterò solo con chi ha voglia di fare, crescere e risolvere i problemi. Quanto alle gravissime responsabilità derivanti dalle espressioni utilizzate dalla sig.ra Marusca Nava nel parlare di Confestetica saranno presi i dovuti provvedimenti legali,riporto il testo integrale [ leggi qui ...]. Questo testo è stato dapprima reso pubblico sul sito di Confartigianato (Como) e successivamente rimosso in seguito ad una telefonata della redazione di Confestetica, ma comunque ancora adesso visibile a chi possiede la password. Questo è il modo scorretto prima e subdolo poi del comunicare di Confartigianato! Vorrei far presente, giusto per erudirLa con un po’ di diritto, gentile  Signora Nava che a Confestetica non piace la DITTATURA e che la libertà di associazione in Italia è uno dei diritti fondamentali del cittadino tutelato dalla Costituzione con l’Art 18, al quale fa seguito un altro fondamentale art. sulla libertà di pensiero, l’Art 21  che dice testualmente: “ TUTTI HANNO IL DIRITTO DI MANIFESTARE IL PROPPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, LO SCRITTO, E OGNI ALTRO MEZZO DI COMUNICAZIONE”. Siccome vivo in un paese democratico e posso vantare alcuni diritti, come quelli appena citati, ritengo giusto insieme a migliaia di mie colleghe, di dover far sentire anche la mia e la nostra voce , e lo faccio, attraverso un’associazione come Confestetica e un giornale come Punto Estetico. [Copia Conforme - Atto Costitutivo e Statuto Confestetica] Detto questo,giusto per rimanere in tema di diritto, vorrei portare alla Sua conoscenza un fatto molto importante circa l’istituzione degli Albi professionali. Secondo l’ordinamento Italiano gli Albi possono essere istituiti con legge e riguardo all’albo professionale proposto da Confestetica, non è vero “che non esiste e che non è neanche in via di istituzione”, ma è elemento essenziale della  proposta di legge 3116 di Confestetica  (Art.2) Quanto alla  presenza nel CNEL  potrei dire che è irrilevante. Lo dimostra il fatto che le grandi categorie professionali, come quelle degli avvocati, architetti, medici e infermieri ecc non sono presenti all’interno del Consiglio, e mi pare che vadano avanti egregiamente. Il CNEL, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro è un organo dello Stato che come il Parlamento, Governo, Popolo e Consigli Regionali, ha potere di iniziativa legislativa ,ma “quanto alle sue proposte negli anni se ne sono avute molto poche”( fonte: Carlo Lavagna-Istituzioni di diritto Pubblico).Ed in più i rappresentanti che vi professate di avere nel CNEL rappresentano gli artigiani e non gli estetisti. Quando, Signora Nava, dice  che Confestetica vuole “ sovvertire l’origine del nostro MESTIERE, facendoci diventare delle professioniste” , sorrido e le dico: “ è esattamente quello che voglio!”. Voglio che di me e di tutte le mie colleghe che hanno voglia di crescere, non si dica più che siamo artigiane ma che siamo professioniste, perché, cara Signora Marusca, tutto siamo tranne che manovalanza! Oltre che mani siamo anche testa, più di quanta ne abbia lei quando si preoccupa a tutti i costi di non far evolvere questa figura professionale. Ha ragione a preoccuparsi di Confestetica perché questa è nata proprio per cambiare e sovvertire l’ordine delle cose,  per pulire e fare chiarezza sulla confusione che regna in questo momento. Confestetica è nata per mettere delle regole che oggi mancano in questo settore, in questa jungla come amate dire voi. Regole che vedo stanno dando fastidio alle  vostre associazioni, che probabilmente faranno scendere qualcuno di voi dalle poltrone,ma  le posso assicurare, che invece, porteranno giovamento a noi estetisti. Il bene di molti contro quello di pochi, è la regola di un paese democratico! Sicuramente il cambiamento che ha messo in atto Confestetica volge al miglioramento e lo dimostra già il fatto che Confartigianato si sta muovendo da quando è scesa in campo Confestetica.  Grazie a Confestetica anche Confartigianato e CNA si sono mosse per presentare delle leggi, e l’eco che queste stanno avendo è dovuto  alla politica di informazione che Confestetica ed il suo giornale Punto Estetico (cartaceo e on line) stanno effettuando. Nessuno avrebbe saputo niente altrimenti. Confartigianato è nata solo per i sui dirigenti e funzionari, Confestetica è nata per le sue estetiste e si muove solo per loro. Nessuno ha mai pensato come muoversi contro l’abusivismo, Confestetica ha trovato la soluzione e la sta già applicando. Confestetica si muove sul campo!  voi pensate di stare in regia e risolvere le cose? Ma voi che accusate continuamente cosa fate nella vita quotidiana, siete estetisti? Non conoscete neanche un solo problema delle persone che dovreste rappresentare. Cosa ne sapete della lotta quotidiana che una titolare estetista deve fare con le sue dipendenti che decidono un giorno di lavorare, il giorno dopo di stare a casa perché hanno il ciclo, o il mal di testa, e poi vanno in maternità per tre o quattro anni, oppure decidono di punto in bianco di lasciare il lavoro perché hanno di meglio da fare, magari lavorando in casa abusivamente. Cosa ne sapete di come ci si senta in questi momenti quando tutto ti crolla addosso per colpa di personale dipendente che ha deciso di fare l’estetista giusto per fare qualcosa e viene a danneggiare la tua attività “giusto per fare qualcosa”!! Se la scuola  e la legge le avesse rese più mature, responsabili e preparate, ora non saremmo qui a parlare di incompetenze, di abusivismo e di tutti i problemi che ne conseguono. E una ruota e tutto parte dalla formazione di base. Confestetica non è lontana dalla realtà, come Lei dice, ma  vi è più vicina di quanto non immagini, è dentro! Io che sono il presidente, sono un’estetista e vivo queste realtà tutti i giorni. Le associate di Confestetica (e si badi che parlo di associate e non socie e parlo di Confestetica come Associazione no profit e non di un’organizzazione privata) sono estetiste come me e parlano la mia stessa lingua. Confestetica tutela e difende i diritti delle estetiste professioniste, chi si sente professionista e vuole lottare con me ,per avere il giusto suo riconoscimento, è giusto che stia con me. Chi si sente artigiana stia con Confartigianato. E’ questa è la differenza tra i due tipi di associazione.  Democraticamente ognuno può decidere da che parte stare e voi altrettanto democraticamente dovete lasciare che ciò avvenga nel pieno rispetto delle libertà di pensiero e di associazione. Presidente Nazionale Confestetica dott.ssa Angelica Pippo