ART_15_30028Perché la psicologia in un giornale rivolto alla Estetista Professionista?

Potremmo parlare e scrivere per ore del collegamento corpo-mente, del fatto che la psicologia impregna le nostre vite o che le nostre vite sono impregnate di psicologia, ma non darei una vera risposta. Mi sono interrogata a lungo sulle possibilità che può avere una rubrica di questo tipo, mi sono chiesta se non fosse rischioso parlare di psicologia in un ambito estetico, per il rischio di parlare di luoghi comuni e non di scienza, il rischio di dare consigli facili o semplicemente di dare consigli, il rischio di associare la bellezza che è sempre stata associata alla frivolezza invece che al benessere della persona, con la psicologia che da anni lotta per essere “meno popolare” e per esserlo di più. Ho pensato di voler essere al passo con i tempi, ho pensato di provare, con questa occasione a trasmettere un messaggio profondo, una teoria complessa nel modo più semplice possibile. Parlare di psicologia è anche parlare di benessere, benessere è anche estetica (… come lo sanno quei chili in più!), ma soprattutto informazione è benessere. Siamo esseri pensanti, ognuno di noi ha delle capacità specifiche e la possibilità di avere delle informazioni in più può dare lo spazio alla nostra creatività, alla nostra personale ricerca del benessere, alla nostra curiosità. Questa rubrica si pone il difficile compito di dare informazione, una informazione che diventi uno spunto di riflessione, su se stessi, sul lavoro, sugli altri e sul mondo che ci circonda. Gli argomenti trattati prenderanno in oggetto il lavoratore (l'estetista) e le problematiche che comporta lo svolgere questo tipo di mestiere, i clienti con le loro richieste, la informazione in quanto ponte e strumento tra il lavoro e la qualità del lavoro stesso. Ritengo sia importante che la rubrica sia davvero al servizio di chi la legge e per questo è possibile fare richieste di argomenti da trattare tramite il sito di Confestetica, in modo da rendere la rubrica veramente vicina e utile a chi la riceve. Il mondo dell’estetica è in evoluzione, le esigenze di immagine diventano maggiori e diffuse. I centri di estetica oggi pullulano di clienti di ogni tipo, nazionalità, razza ed estrazione sociale ma tutti chiedono la stessa cosa: essere più belli. Uno dei bisogni fondamentali dell’uomo è il bisogno di riconoscimento (lo dice E. Berne, padre dell’analisi transazionale), presumibilmente oggi l’immagine è lo strumento più rapido che abbiamo a disposizione per soddisfare questo bisogno. Il lavoro dell'estetista è un insieme di azioni volte ad aiutare la persona ad avvicinarsi alla soddisfazione di questo bisogno e spesso capita di trovarsi in situazioni che esulano dai propri compiti, come per esempio ascoltare storie di vita, rispondere alla richiesta di consigli che esulano dal proprio lavoro, trovarsi di fronte a delle/dei clienti che hanno sbagliato lettino … e penso che tutto questo mischiato a 8 (…9,10,11..) ore di lavoro in piedi sia una miscela potenzialmente esplosiva per il proprio benessere psico-fisico. L'informazione, in questo senso non può far diminuire il carico di lavoro o lo stress pscico-fisico, ma può aiutare a capire e a gestire meglio alcune situazioni particolari e a rispondere ad alcune domande che inevitabilmente si scaturiscono in un contesto del genere. La psicologia fa parte della nostra vita e anche del nostro lavoro … parliamone.