P_angelozzi1Questa mattina CONFESTETICA ha depositato l’atto di querela presso la Procura della Repubblica di Rimini. Tiziana Angelozzi, Segretario nazionale di CONFARTIGIANATO IMPRESE, rischia di essere sollevata dal suo incarico per aver divulgato, in data 3 marzo 2010, tramite e-mail ad un numero indefinito di destinatari un comunicato altamente dispregiativo dell’immagine e dell’attività sociale di CONFESTETICA. Il Segretario nazionale di CONFARTIGIANATO IMPRESE, Tiziana Angelozzi, addita alla platea mediatica i responsabili di CONFESTETICA come un’accolita di “millantatori” e “ingannatori”, “impreparati e improvvisati”, inclini a “delirare”, abili a “propagandare” attività “fondate sul nulla”.l'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio Anche da una semplice lettura del “comunicato” della Angelozzi si conferma, eloquentemente, l’attitudine particolarmente invasiva della condotta offensiva realizzata nei confronti di CONFESTETICA e la sua preordinata diffusione in rete a “macchia d’olio”, nell’ambito di una precisa strategia finalizzata ad ampliare il più possibile la portata della gratuita denigrazione da parte di una associazione che opera in un settore del tutto coincidente – per materia nonché per territorio e tipologia categoriale degli associati – a quello di CONFESTETICA. [caption id="attachment_1363" align="alignright" width="170" caption="LA LETTERA E L'ARTICOLO DI CONFARTIGIANATO"]u15903506[/caption] La grave diffamazione che CONFESTETICA ha subito, ha visto un’ulteriore spinta ad opera di una responsabile comasca di CONFARTIGIANATO IMPRESE, tal Marusca Nava, che in data 4 marzo 2010 ha divulgato sul sito www.confartigianatoimprese.it un comunicato in forma di “lettera aperta” con valenza dispregiativa dell’attività di CONFESTETICA nonché altamente offensiva della reputazione della stessa. I suddetti eventi mediatici mettono gratuitamente ed insistentemente alla gogna la professionalità associativa di CONFESTETICA. Quanto finora esposto trova rispondenza in tipiche fattispecie di reato, anzitutto il delitto di diffamazione in forma concorsuale e pluriaggravato sia per l’attribuzione di fatti determinati (cfr. art. 595 c. 2 cod. pen.) sia per l’utilizzo del mezzo di pubblicità (cfr. art. 595 c. 3 cod. pen.). Alle succitate responsabili, Tiziana Angelozzi e Marusca Nava, va ascritta la reiterazione di manifestazioni di disprezzo e disistima nei confronti di CONFESTETICA e di chi ne fa parte, con espressioni volgari e attribuzione di qualità (anche) personali negative e spregevoli. Ne consegue la sicura configurabilità della fattispecie di diffamazione aggravata e per questo è stata richiesta l’applicazione della misura cautelare personale del divieto di esercitare l’ufficio direttivo della persona giuridica CONFARTIGIANATO IMPRESE a carico del segretario nazionale identificata come predetto in Tiziana Angelozzi, anche per via di un elevato pericolo di reiterazione del reato, laddove la prevenuta venga lasciata libera di perpetuare le condotte di concorrenza sleale. In conclusione CONFESTETICA ha proposto formale querela nei confronti di Tiziana Angelozzi nonché nei confronti di Marusca Nava per il reato previsto e punito dall’art. 595 cc. 2 e 3  cod. pen. (diffamazione pluriaggravata per attribuzione di fatti determinati e utilizzo di mezzo di pubblicità), nonché per il reato previsto e punito dall’art. 513 cod. pen. (turbata libertà).