ART_4_24005I DEPIGMENTANTI: UN MERCATO IN CRESCITA RAPIDA E CONTINUA Macchie cutanee, è nella cosmesi la soluzione. I depigmentanti hanno assunto una grande importanza nel trattamento delle “macchie cutanee”, pigmentazioni irregolari della cute che aumentano con l’avanzare dell’età. L'uso di sostanze schiarenti non è certo un'invenzione dei nostri tempi! Sebbene la ricerca cosmetica abbia messo in evidenza delle sostanze sempre più efficaci nel trattamento delle macchie cutanee, molti secoli fa le donne utilizzavano dei prodotti che oggi riconosciamo come depigmentanti. Basti pensare a Cleopatra e a Poppea, che facevano rispettivamente il bagno nel latte di capra e in quello di asina, sfruttando l?azione idratante e depigmentante dell'acido lattico (un alfa-idrossiacido). Se è vero che da sempre gli schiarenti cutanei vengono utilizzati quasi esclusivamente dalle popolazioni autoctone dell'Asia, dell'Africa e del Sud America per rendere la loro pelle simile a quella più chiara delle popolazioni caucasiche, il ruolo rivestito da questa classe di prodotti per gli occidentali è decisamente diverso. I depigmentanti hanno assunto un'importanza del tutto primaria nel trattamento delle cosiddette “macchie cutanee”: pigmentazioni irregolari della cute che insorgono e aumentano progressivamente con l'avanzare dell'età. Il processo fisiologico dell'invecchiamento, tuttavia, costituisce solamente uno dei fattori correlati alle iperpigmentazioni cutanee. A determinare l'insorgenza delle macchie concorrono anche l'esposizione eccessiva o senza adatti filtri protettivi al sole o a lampade abbronzanti, l'assunzione di farmaci ormonali come la pillola anticoncezionale e la terapia ormonale sostitutiva (TOS) utilizzata dalle donne in menopausa, le allergie provocate da alimenti o da profumi e non ultimo l'inquinamento ambientale.