Differenze tra vecchi e nuovi solarium e regole per la corretta esposizione
Innanzitutto volevo sapere la differenza tra le vecchie lampade e le attuali (cosiddette a norma). Si parla sempre di solarium in maniera generica ma...
7 maggio 2010
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Innanzitutto volevo sapere la differenza tra le vecchie lampade e le attuali (cosiddette a norma).
Si parla sempre di solarium in maniera generica ma ne esistono diverse categorie.
È un po’ come parlare di automobili: in circolazione ne esistono utilitarie, suv, nuove o di 20 anni senza manutenzione. I solarium prodotti oggi, dal punto di vista delle sicurezze elettriche e dell’emissione sono molto diversi da quelli di soli 10 anni fa. Si possono identificare tre grandi generazioni di solarium, quelli prodotti prima dell’avvento del marchio CE, ovvero immessi nel mercato fino al 1996 quelli costruiti nel dettato della Norma CEI EN 60335-2-27 e successive integrazioni e da ultimo quelli commercializzati successivamente al 23 Luglio 2007. Nel corso del tempo queste disposizioni hanno fatto sì che aumentassero progressivamente le sicurezze elettriche e meccaniche e diminuisse la potenza in termini di ammontare di radiazioni (RUV) emesse sull’utilizzatore. I solarium oggi commercializzati possono avere un’emissione massima intesa come somma di UVB + UVA uguale a 0,3 Watt/mq che equivale ad una capacità abbronzante massima uguale a quella del sole, al livello del mare in una giornata tersa, all’altezza dell’equatore.
Che differenza c'è tra le lampade a raggi uva e uvb? E quali sono più diffuse in Italia?
Non esistono lampade a uva o uvb. Tutte le lampade emettono entrambe le lunghezze d’onda poiché entrambe sono necessarie per la produzione e l’ossidazione della Melanina.
Quale è il decalogo della corretta esposizione al quale attenersi (tempi, utilizzo di occhialetti, filtri solari, pressione della lampada)?
Le apparecchiature abbronzanti, nel momento in cui rispondono alle Norme imposte dalla Legge, non fanno altro che fornire alla pelle una luce realizzata con gli stessi identici elementi con cui si forma la luce solare. E' pertanto scorretto, nel momento in cui il solarium sia a norma, pensare che vi siano delle differenze tra luce solare e luce prodotta da solarium; che la luce solare faccia bene mentre quella artificiale sia pericolosa e dannosa. Trattandosi della stessa “cosa”, luce solare e luce artificiale sono caratterizzate dai medesimi pro e contro: la giusta quantità fa bene, l'eccesso fa male. I costruttori per ogni modello prodotto sono tenuti a fornire dati molto precisi sull’utilizzo e le Estetiste a combinare queste indicazioni con il tipo di pelle dell’utente. Se quanto risulta dalla leggi in vigore è correttamente applicato fare un solarium e come esporsi al sole con un’estetista al fianco che ci consigli il corretto tempo di esposizione per assumere solo i benefici di un bagno di sole.
Bisogna però saper scegliere un istituto di qualità , quindi è bene :
- Essere sicuri che l’addetto del centro si preoccupi della vostra pelle e vi indichi il giusto tempo di esposizione
- Meglio ancora se l’addetto vi propone un programma di abbronzatura con almeno tre sedute, di diversa durata scadenziate con almeno due giorni l’una dall’altra
- Il consiglio è quello di frequentare centri con apparecchiature nuove, o almeno che non abbiano più di 10 anni
- Cercate di verificare se sono state correttamente mantenute (a volte qualcuno espone dei cartelli con le date delle ultime manutenzioni, un po’ come avviene per gli ascensori)
- Verificate che le apparecchiature abbiano il marchio Ce e meglio, molto meglio, se hanno anche un marchio di qualità, come ad esempio il tuv o imq
- All’interno delle cabine devono essere esposte le dichiarazioni del costruttore sul solarium e le avvertenze generiche per una corretta abbronzatura
- I solarium devono essere ben ventilati e non deve essere possibili toccare parti elettriche o in movimento e o vetri
- Rimuovere i cosmetici prima dell’esposizione e non applicare creme o prodotti non specifici
- I soggetti trattati devono portare sempre gli appositi occhialini di protezione e non devono fissare l’emettitore: gli occhi non protetti possono subire infiammazioni superficiali e, in certi casi, la retina può essere danneggiata dopo un’esposizione eccessiva
- Astenersi dall’esposizione durante i periodi in cui vengono assunti farmaci che aumentano la sensibilità alle radiazioni ultraviolette; in caso di dubbio, consultare il medico
- Non esporsi al sole nello stesso giorno
- Seguire le raccomandazioni sulla durata, gli intervalli fra le esposizioni che l’estetista vi fornirà combinando le caratteristiche della vostra pelle con quelle del solarium che utilizza
- Non assumere posizioni inadatte al tipo del solarium
- Seguire rigorosamente il programma d’esposizione raccomandato tenendo conto dei tempi e delle modalità di esposizione, degli intervalli fra le esposizioni e della sensibilità individuale della pelle
- Far passare almeno 48 ore tra le prime due esposizioni
- Il tempo di esposizione raccomandato per la prima seduta non deve essere superiore a quello indicato nelle tabelle previste per l’apparecchiatura che si utilizza
- Prima della seduta abbronzante è necessario accertarsi di non aver fatto uso di farmaci che possono creare fotoreazioni allergiche: in ogni caso, qualora si siano assunti farmaci, è necessario chiedere il parere di un medico
- Prima della seduta abbronzante la pelle deve essere pulita, senza creme o altri tipi di prodotti cosmetici, fatta eccezione per le apposite creme destinate all’utilizzo con uv
- In caso di pelli particolarmente chiare (Fototipo 1 e 2) è necessario porre particolare attenzione, per le prime sedute, alle zone dei glutei e del seno.