[caption id="attachment_1709" align="alignleft" width="300" caption="Guarda il video"]Immagine[/caption]

Verona. Più di 260 apparecchiature utilizzate per fini estetici provenienti dalla Cina e senza la certificazione europea sono state sequestrate in tutta Italia nel corso di un'operazione coordinata dalla Guardia di finanza di Villafranca di Verona. Il valore della merce contraffatta è di circa 6 milioni di euro.

Venivano commercializzate apparecchiature per centri estetici con falsa marchiatura «CE», ovvero muniti della sigla CE riferita all’acronimo «China Export». È stato, in definitiva, sgominato un gigantesco giro di sola carta, certificati e/o documenti redatti ciclostilati e denominati «fascicoli tecnici», con i quali è stata giustificata l’introduzione illecita nel mercato nazionale di migliaia di prodotti di origine cinese. In questa prima fase sono state denunciate 5 persone, responsabili del reato di «frode nell’esercizio del commercio» e «vendita di prodotti industriali con segni mendaci». Tre dei cinque sono stati denunciati anche per i reati di «associazione per delinquere», «adulterazione o contraffazione in danno della pubblica salute» e «frode contro l’industria nazionale».
Il valore commerciale in acquisto delle apparecchiature per l’estetica dalla Cina era di poco più di 700 euro, mentre la corrispondente vendita in Italia avveniva con una media di 12.000 euro. In alcuni casi, gli strumenti venivano concessi a noleggio al prezzo di 10.000 euro ogni sei mesi. Le indagini sono tuttora in corso per accertare quante imprese in Italia si sono servite di tale metodo per importare prodotti non conformi dalla Cina.
L'indagine delle Fiamme gialle ha riguardato, tra le altre, WellCare Group srl meglio conosciuta come VERIBEL e We Care srl di Sommacampagna, aziende specializzate nella produzione e commercializzazione di prodotti per l'estetica. Le società si dichiarano, comunque, parti lese, e prendono le distanze dalla società Skynet.
La WellCare Group srl meglio conosciuta come VERIBEL annuncia che agirà nei confronti dell’ente certificatore. «Noi abbiamo agito in buona fede», dicono. «Siamo entrati in un ciclone che ci danneggia fortemente. I prodotti sequestrati non sono assolutamente nostri, magari avessimo avuto in magazzino più di 20 mila pezzi». Dagli uffici di Sommacampagna dicono che la quasi totalità dei prodotti sequestrati non sono dell’azienda ma della Skynet Italia, di Fiorano Modenese, contro la quale si annuncia «un’azione legale per tutelare l’immagine di WellCare Group srl meglio conosciuta come VERIBEL e per un'eventuale richiesta di risarcimento danni». I centri estetici dove sono state sequestrate le 265 apparecchiature importate dalla Cina, precisa la Guardia di finanza di Verona, erano inconsapevoli del fatto che la macchine erano irregolari, poiché avevano il marchio «Ce», anche se apposto in maniera fraudolenta. Gli apparecchi sequestrati, spiega il comandante della Gdf di Verona Michele Pisani, «erano destinati nell’ambito dei centri estetici a entrare in contatto con il corpo umano, ed erano potenzialmente pericolosi». Per questo l’operazione «Body care» delle Fiamme Gialle, che ha interessato otto regioni coinvolgendo 57 reparti, è stata mirata anche a tutelare la sicurezza e la salute umana. L’ufficiale ha confermato che «le indagini sono partite da due società di Sommacampagna. È stata analizzata la documentazione in vendita e quindi sono scattate le perquisizioni e i sequestri sull’intero territorio nazionale nei confronti di centri estetici delle due società oggetto d’indagine iniziale, dove sono state sequestrate 78 apparecchiature». Si tratta di strumenti utilizzati per fini estetici con la produzione di «radiofrequenze» che, se non accuratamente controllate, possono creare danni al corpo della persona che si sottopone al trattamento. Le principali applicazioni riguardano il trattamento viso e corpo. Da un documento sequestrato alla The WellCare Group srl meglio conosciuta come VERIBEL i finanzieri hanno ricostruito la filiera che portava alla truffa e hanno individuato la società Skynet Italia srl che su Internet pubblicizzava la possibilità di regolarizzare merce di provenienza extracomunitaria in modo veloce ed economico. La Skynet si avvaleva di un'altra società (Stn Servizi tecnici normativi sas), che a sua volta si rivolgeva ad un'altra azienda (Sqm, Strumenti qualità e misure) e così via. Nella sede di Skynet Italia sono stati sequestrati 23.123 prodotti di elettronica di origine cinese (telecamere per circuiti di sicurezza, monitor per circuiti interni e altro materiale tecnologico per la sicurezza), pronti per essere immessi sul mercato nazionale con il falso marchio «Ce». Sono state denunciate cinque persone, responsabili del reato di frode nell'esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Tre dei cinque sono stati denunciati anche per i reati di associazione per delinquere, adulterazione o contraffazione in danno della pubblica salute e frode contro l'industria nazionale. Le indagini sono ancora in corso per accertare quante imprese in Italia si sono servite di questo metodo per importare prodotti non conformi dalla Cina. Profumeria OlisticaSkin lifefalsa certificazioneReshaping Force .