video Tg 1 macchie estetiche taroccateDal TG1 SUSANNA PETRUNI: Parte da Verona il sequestro di migliaia di macchinari cinesi per l’estetica. Strumenti pericolosi per la salute venivano rivenduti con false garanzie. Al tg1 i consigli di un esperto. Marco Bariletti. Dal TG1 MARCO BARILETTI: Erano falsi come l’abbronzatura che promettevano: la Guardia di Finanza ha sgominato un’organizzazione italiana che importava dalla Cina lettini abbronzanti ed apparecchiature a base di radiofrequenze per trattamenti di bellezza. 23.000 pezzi erano in un magazzino vicino Verona, 265 macchinari già in funzione in altrettanti saloni di bellezza.
Venivano commercializzate apparecchiature per centri estetici con falsa marchiatura «CE», ovvero muniti della sigla CE riferita all’acronimo «China Export». È stato, in definitiva, sgominato un gigantesco giro di sola carta, certificati e/o documenti redatti ciclostilati e denominati «fascicoli tecnici», con i quali è stata giustificata l’introduzione illecita nel mercato nazionale di migliaia di prodotti di origine cinese. In questa prima fase sono state denunciate 5 persone, responsabili del reato di «frode nell’esercizio del commercio» e «vendita di prodotti industriali con segni mendaci». Tre dei cinque sono stati denunciati anche per i reati di «associazione per delinquere», «adulterazione o contraffazione in danno della pubblica salute» e «frode contro l’industria nazionale».
Il valore commerciale in acquisto delle apparecchiature per l’estetica dalla Cina era di poco più di 700 euro, mentre la corrispondente vendita in Italia avveniva con una media di 12.000 euro. In alcuni casi, gli strumenti venivano concessi a noleggio al prezzo di 10.000 euro ogni sei mesi. Le indagini sono tuttora in corso per accertare quante imprese in Italia si sono servite di tale metodo per importare prodotti non conformi dalla Cina.
CHIRURGO ESTETICO NICOLA STANDOLI: È fondamentale affidarsi ad un centro riconosciuto ad un centro serio dove operano dei medici specializzati e che sono specialisti da tempo nell’impiego di questi macchinari e di questi apparati. MARCO BARILETTI: Per ridurre i costi, l’organizzazione evitava controlli e certificazioni; tutti i documenti per la commercializzazione venivano contraffatti, l’unico che controllava i pezzi era il magazziniere, doveva inserire la spina nella presa per accertarsi che il macchinario si accendesse. Evidenti i rischi per la salute di attrezzature a base di radiofrequenze e raggi ultravioletti. CHIRURGO ESTETICO NICOLA STANDOLI: le precauzioni da prendere sono semplicemente quelle di affidarsi a medici esperti perché la metodica è sicuramente molto efficace, non ha effetti collaterali e può essere adoperata in qualunque periodo dell’anno. [N.D.R. si fa presente al dott. Nicola Standoli che le apparecchiature oggetto di sequestro sono apparecchiature che l’azienda WellCare Group srl meglio conosciuta come VERIBEL ha venduto -  nostro malgrado - a centri estetici all’interno nei quali lavorano degli estetisti e non dei medici. Al danno grave subito quindi da numerose colleghe, si aggiunga l’atteggiamento non corretto da parte del dottor Standoli che, come precauzione da prendere, consiglia quella di affidarsi a medici esperti i quali, in realtà, prevalentemente NON utilizzano apparecchiature estetiche. I trattamenti svolti con le apparecchiature simili a quelle vendute dalla WellCare Group srl meglio conosciuta come VERIBEL , ma con adeguata certificazione, sono effettuati principalmente da estetiste che lavorano seriamente e che possono garantire al consumatore finale alta professionalità e competenza. Dal servizio del tg1 e quindi dell’intervista fatta al chirurgo non si evidenzia per nulla questo elemento, anzi, l’estetista sembra vista, per opposizione alla figura dei medici esperti unici detentori della qualità dei trattamenti estetici, come una professionista non specializzata. A nostro avviso l’intervista fatta al dott. Standoli non è per nulla pertinente con l’oggetto del servizio del tg1 considerando inoltre che il dott. Standoli fa parte dell’equipe di una clinica privata che pratica trattamenti estetici; alla luce di questi elementi l’atteggiamento del chirurgo risulta deontologicamente non corretto e per nulla disinteressato rispetto al settore d’appartenenza delle apparecchiature della  WellCare Group srl meglio conosciuta come VERIBEL e simili.]