fumetto Aziende che truffano 

Sono passati diversi giorni da quando un rappresentante di ComfortZone, sig. Silva,  ha pronunciato delle pesanti provocazioni sulle estetiste. Riferiamo a tutti i nostri lettori che ad oggi non sono pervenute né le scuse della suddetta Azienda né chiarimenti circa la posizione della stessa in merito alle opinioni espresse dal suo rappresentante. L’unica cosa che è giunta attraverso facebook è stato un post di un certo Andrea Alfieri (alias Geom Alfieri) che rimanda ad un articolo postato nel blog dell’Arrotino del web, gestito dallo stesso Andrea Alfieri. Di seguito riportiamo l’articolo tratto dal blog e la risposta di Confestetica (sig. Alfieri, per amor del vero abbiamo sia 833 http://www.facebook.com/confestetica.it ma anche 2500 amici circa nella pagina pubblica http://www.facebook.com/confestetica). Oggi l’Arrotino torna a parlare di Reputation Management, con un caso scuola (case study) interessante che sta emergendo: Confestetica vs [Comfort Zone]. Partiamo dalle domande: C’è differenza tra ciò che dite o fate col vostro profilo personale di Facebook (opinioni personali) o è sempre comunque rappresentativo della azienda per cui lavorate? Ha senso la frase “Se tu lavori per un’azienda sei l’azienda, la rappresenti sempre e comunque”. E soprattutto pensate che qualcuno possa strumentalizzare opinioni personali alla ricerca dell’opportunità di attaccare la reputazione della vostra azienda “quotando” le vostre parole? E se fosse così, sarebbe giusto che voi perdeste il vostro lavoro? Continua a leggere tutto ..... Ecco la risposta che attendeva sig. Alfieri: Il sig. Silva ha fatto una provocazione abbastanza pesante ad una intera categoria, la stessa categoria di clienti/estetiste che lui ogni giorno visita come rappresentante per conto di ComfortZone. Quello che Confestetica non riesce a spiegarsi è come mai un’azienda come ComfortZone, sicuramente stimata nel mercato, possa permettere ad un suo rappresentante di offendere l’intera categoria degli estetisti che conta oggi oltre 60.000 operatori. Il Sig.Silva è un rappresentante di un'azienda di cosmetici, ha chiesto l'amicizia di Confestetica, dove sa perfettamente che c'è un pubblico numeroso di estetiste e dove sa che si parla di estetica a 360°. Non si parla certo di caccia e pesca, ma solo del mondo dell'estetica e dei suoi problemi e soprattutto del lavoro di professionalizzazione che Confestetica con fatica e investimenti propri sta cercando di fare. Riuscite a capire che non si può concepire il pensiero del sig. Silva come un suo pensiero personale che non può esulare da quello dell'azienda?  in quel momento ed in quel "luogo" si parlava di estetisti e lui ha espresso pareri attinenti all'argomento. Se ci fossimo trovati in un sito che trattava ragomenti di moda, ad esempio, e se lui ,pur essendo rappresentante della stessa azienda  avesse proposto la stessa provocazione, l'esito non sarebbe stato lo stesso, nessuno avrebbe pensato al tipo di lavoro che avesse potuto fare e nessuno avrebbe pensato all'azienda che rappresenta e che lo ha formato. Quando ha scritto quelle cose, la prima domanda di chi le ha lette è stata: "vediamo un pò chi è questo e cosa fa"? Al di là di tutto ciò, la cosa che ci stupisce, è che l’Azienda per la quale lavora il sig. Silva, dinanzi alla possibilità di dissociarsi ufficialmente da quanto affermato dal suo rappresentante, non si è ancora pronunciata. Nel suo blog, sig. Alfieri, fa riferimento a questa condizione, come se fosse un atteggiamento di superiorità o indifferenza da parte della ComfortZone.. ma è proprio questo il vero problema: l’indifferenza mostrata da ComfortZone in merito alla vicenda!! Dovremmo presumere che l’Azienda abbracci tacitamente le opinioni del suo rappresentante? Speriamo di no! Come ci ricorda una sentenza di Cassazione (Cass. 26/6/00, n. 8702, pres. Amirante, in Riv. it. dir. lav. 2001, pag. 292, con nota di Conte, Licenziamento disciplinare e obblighi risarcitori: poteri del giudice e oneri delle parti): “la violazione da parte del lavoratore degli obblighi di fedeltà e diligenza comporta, oltre all'applicabilità di sanzioni disciplinari, l'insorgere del diritto al risarcimento del danno.” Da qui si evince chiaramente che Confestetica non ha avuto un approccio pioneristico nell’associare il comportamento di un lavoratore con quello del proprio datore di lavoro se esiste addirittura una sentenza di Cassazione in merito. Cara Francesca, il tuo post è stato regolarmente approvato; non si tratta di vendetta privata in quanto il Direttore Commerciale di ComfortZone, ha tenuto un comportamento discutibile durante una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati: con tono estremamente polemico ha commentato un fumetto (cfr. immagine) nel quale si affermava che Confestetica tutelava l’estetista dalle Aziende che tentavano di truffarla.. dopo l’ammonimento del Direttore Commerciale ComfortZone, abbiamo ristampato i fumetti moderando le affermazioni. Ad oggi ci rendiamo conto che la nostra lungimiranza (vedi caso Veribel e macchinari sequestrati a causa di certificazioni false!!) è stata annebbiata da commenti fuori luogo del Direttore Commerciale di un’Azienda che ha la coscienza pulita, fino a prova contraria. Caro Andrea Mazzantini, il profilo su Linkedin di Roberto Papa è incompleto poiché è stato attivato poco tempo fa al fine di prendere spunto dal social media che ha ispirato facebook. Cordialità