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Ieri, 13 luglio 2010, presso il Ministero delle Attività Produttive sono state invitate tutte le Associazioni di categoria a prendere visione delle schede tecniche relative all’articolo 10 della 1/90 allegato A. Alla presentazione delle schede ha partecipato però solo ed esclusivamente Confestetica, Associazione Nazionale Estetisti, che complimentandosi con i funzionari del Ministero delle Attività Produttive e della Sanità per il lavoro svolto, ha appreso quali sono le novità della suddetta presentazione. Ci son voluti venti anni per arrivare a questo punto epocale che determina quali sono le apparecchiature che può usare l’estetista. Le schede tecniche attualmente non sono ancora disponibili per uso pubblico, lo saranno tra qualche settimana, nel frattempo Confestetica in accordo con il Ministero delle Attività Produttive vi offre una panoramica della nuova situazione. Dalla presentazione di queste schede tecniche è emerso che le apparecchiature per ora vietate all’estetiste sono quelle per la cavitazione e per il fotoringiovanimento. È concesso invece all’estetista l’utilizzo dell’ultrasuono. Anche i macchinari per la fotoepilazione, quali laser e luce pulsata, rientrano tra quelli che possono essere adoperati dalle estetiste. Confestetica, in relazione a questo punto, si sta attivando affinché la Regione Veneto e la Regione Toscana rimuovano i limiti finora posti su laser e luce pulsata per fotoepilazione. Ci auspichiamo che dette Regioni agiscano in sinergia con Confestetica, con il Ministero della Salute e con il Ministero dello Sviluppo Economico onde evitare azioni giudiziarie che l’Associazione, nell’eventualità, si riserva. Chiarezza è stata fatta finalmente anche sull’uso della pinza e degli aghi per l’elettroepilazione che possono essere presenti all’interno dei centri estetici e quindi usati dalle estetiste.     Sarà consentito l’uso di radiofrequenza con riferimento al testo sulla sicurezza sul lavoro in merito all’esposizione dell’operatore ai campi elettromagnetici che non può essere superiore alle 5 ore. La vera novità è relativa alle lampade abbronzanti per l’uso delle quali il ruolo dell’estetista, nei confronti del cliente, è estremamente determinante. L’estetista infatti dovrà vietare l’esposizione ai raggi UVA e UVB a donne incinta, ai minori di 18 anni, alle persone che assumo farmaci fotosensibilizzanti, a chi ha familiarità con tumori ed ai clienti che hanno applicato sul copro cosmetici, creme abbronzanti profumi ed altri tipi di sostanze.   Questo è il più forte segnale che annuncia la necessità di un’estetista non più artigiana ma professionista. Finalmente è stata fatta la tanto attesa chiarezza in merito alle apparecchiature presenti nei centri estetici; auspichiamo tanta serenità per la nostra categoria che in questi ultimi 20 anni ha viaggiato sempre sul filo del rasoio. Entro la fine del mese di luglio, massimo entro la metà di settembre, verrà redatto il  decreto attuativo, inviato poi a Bruxelles per il parere definitivo della Comunità Europea. Entro i 3 mesi successivi la Commissione dovrà esprimere il suo parere definitivo e favorevole affinché il suddetto decreto possa finalmente essere attuato.