alambiccoCome si distingue un produttore da un intermediario? Il produttore è il proprietario del marchio e della formula, ha un direttore tecnico ed è il detentore del cosiddetto “Dossier Cosmetico” che racchiude la storia del prodotto ed i seguenti dati : - -Il nome del prodotto e la capa-cità espressa in ML; -La formula quali quantitativa; -I procedimenti di lavorazione; -La certificazione di ogni materia prima utilizzata, con relative schede di sicurezza; -I nomi dei fornitori di ogni singola componente; -Le indicazioni e le modalità d’uso; -Gli esami batteriologici eseguiti sui singoli lotti e, su richiesta, non obbligatori, il test epicutaneo per valutare il potenziale irritante del prodotto (patch test) ed il test di efficacia e funzionalità. L’intermediario, ovvero la maggior parte delle aziende che si propongono ai centri estetici, non fanno nulla di tutto ciò. Ricerca confesteticasappiamo che i produttori di cosmetici devono possedere nel loro staff un direttore tecnico: di cosa si tratta? La normativa prevede un laureato in chimica o biologia o farmacia, iscritto all’albo professionale, i cui documenti e ti-toli sono inviati dall’Azienda al “Ministero della Salute”. Tale professionista assume responsabilità pari o superiori al rappresentante legale dell’Azienda circa l’utilizzo e la presenza in formula delle componenti indicate e la loro indicazione in “Inci Name” sulle confezioni primarie e secondarie.strillo tramontano2 E’ ovvio che in questo caso stiamo parlando di un’Azienda produttrice responsabile dell’immissione del prodotto in commercio. Spesso il produttore, non possedendo un proprio laboratorio di produzione, si avvale di officine cosmetiche che lavorano per conto terzi. In questo caso il produttore consegna il dossier al direttore tecnico del laboratorio fornendo tutte le informazioni perché il prodotto possa essere realizzato in modo “conforme” e viene sottoscritto il “patto di riservatezza” che garantisce il produttore sull’utilizzo esclusivo della sua formulazione. Tale meccanismo, in pratica, si verifica raramente, nessuna o quasi delle aziende cosmetiche possiedono un loro direttore tecnico o un laboratorio, quando si rivolgono ad un laboratorio esterno avanzano richieste vaghe ed approssimative, consentendo di identificare, in modo confuso, appena il concetto di prodotto che intendono realizzare. In questo caso la formulazione rimane di proprietà del laboratorio dell’officina cosmetica che fornisce all’Azienda responsabile dell’immissione in commercio, le diciture da indicare sulle confezioni primarie e secondarie. In questo caso nei confronti delle autorità regolatorie la responsabilità della formula è del direttore tecnico del laboratorio, mentre la Società che immette in commercio rimane responsabile dei dati e del messaggio espresso sulle confezioni e sul bugiardino. Esiste anche un altro sistema, sempre più frequente, per immettere sul mercato prodotti cosmetici. L’officina cosmetica mette le proprie formulazioni a disposi-zione di tutti, per cui si trovano in commercio gli stessi prodotti, magari con piccole varianti (profumazione, colorazione, texture), con marchi e prezzi diversi. Si crea una vera “giungla” perché anche piccolissimi distributori ricorrono alla personalizzazione del prodotto, non rispondendo delle caratteristiche né della qualità. Concludendo, si alimenta la confusione e si aumentano i prezzi per troppi intermediari esistenti fra produttore e mercato.