Porta a Porta Sabrina Misseri

Ieri sera, 26 ottobre, è andata in onda la puntata di Porta a Porta incentrata sulla tragedia di Sarah Scazzi, ormai tristemente nota. Durante la puntata, Bruno Vespa approfondisce la personalità degli attori di questa vicenda, tra cui quella della cugina di Sarah, Sabrina Misseri. Analizzando il plastico rappresentante l’ambiente domestico in cui Sabrina è cresciuta, Il conduttore si sofferma su una stanza, adiacente la camera da letto della ragazza, dove questa svolgeva attività di estetista. Per questo, stamattina Confestetica, ha chiamato il comune di Avetrana, chiedendo formalmente se Sabrina Misseri fosse in possesso di regolare licenza di estetista. Il funzionario competente del Comune di Avetrana alle ore 13,10 ha scritto quanto segue: “Dagli atti di quest'Ufficio non risulta rilasciata alcuna autorizzazione a Sabrina Misseri per l'esercizio dell'attività di estetista”. Lo stesso responsabile, che ha seguito la trasmissione, si è detto  stupito per la mancanza di un’informazione così importante. Quindi oggi si scopre che Sabrina Misseri esercitava abusivamente l’attività di estetista in casa. La ragazza, infatti, dopo aver lavorato per due anni come dipendente in un centro estetico di Avetrana, si è licenziata ed ha allestito un piccolo ma attrezzato laboratorio illecito di estetica in casa propria. Nell’ambito della vicenda è prevista, nei prossimi giorni, la visita della Polizia Municipale nell’abitazione della stessa  per contestarle detto esercizio abusivo dell’attività. Avremmo preferito fare a meno di pubblicare questo articolo, augurandoci che non siano tragedie come questa a far emergere l’abusivismo, ma riteniamo sia un atto dovuto segnalare l’illiceità di tutti coloro che svolgono abusivamente in casa l’attività di estetista, soprattutto nel rispetto e nella tutela della figura professionale da noi rappresentata. L’idea che sia lecito esercitare l’attività di estetista in casa abusivamente, non può e non deve essere più tollerata, in quanto, queste estetiste abusive, oltre ad essere totali evasori fiscali, mettono a rischio la salute pubblica non rispettando le norme igienico-sanitarie..