PARMA - Una donna parmense ha denunciato un’estetista per aver subito danni da ustioni su diverse parti del corpo a seguito di un trattamento di epilazione con tecnica a luce pulsata.

Dopo essersi sottoposta ad una seduta estetica per eliminare i peli da gambe e inguine, la donna ha cominciato a sentire dolori e pruriti in varie zone del corpo che si sarebbero poi, successivamente, trasformati in cicatrici ed eritemi. La giovane cliente, una libera professionista di circa 30 anni, ha presentato un referto medico in cui un medico legale le certifica anche un danno biologico permanente del 5%. Sostenuta dal Movimento Nuovi Consumatori, la donna ha fatto causa al centro estetico, situato nella periferia est di Parma, avviando l’indagine della magistratura.

Questo grave episodio dimostra quanto sia necessario elevare lo status dell’estetista da artigiano, come è tutt’ora, a professionista a tutti gli effetti. Per tutelare la nostra categoria ma anche per salvaguardare la salute dei clienti occorre stabilire criteri di professionalità, obbligatori per tutti gli estetisti, e corsi annuali di aggiornamento professionale, finalizzati all’apprendimento delle nuove tecnologie utilizzate per l’estetica. Alla luce di questo ennesimo episodio di cronaca, teniamo a ribadire che l’unico modo per risollevare e riorganizzare la nostra categoria è quello di istituire l’elenco nazionale degli estetisti professionisti. Confestetica ha, infatti, elaborato a tal proposito le proposte di legge 3116 e 3951 che sono tutt’ora in discussione nella X Commissione “Attività Produttive” del Parlamento italiano.

Tali proposte, ricordiamo, non sono per niente sostenute anzi sono osteggiate apertamente dalle altre associazioni di artigiani, come Cna, Confartigianato e Unep.

Sulla questione è intervenuto anche il segretario nazionale di Confestetica, Roberto Papa, che ha affermato: - oggi l’estetista è un artigiano, perché CNA e Confartigianato così li vogliono. Questo non fa altro che esporre l’estetista a reati gravi, anche per una semplice lesione come una piccola bruciatura -.

Il segretario, inoltre, aggiunge: - Confestetica si sta battendo affinché l’estetista possa diventare un vero professionista per legge, dove per esercitare è necessaria l’iscrizione in apposito albo o elenco così come previsto dall’art. 2229 cod. civ. e solo così si tutela questa categoria.-

Una volta che l’estetista sarà riconosciuto professionista, si potrà applicare anche l’art.2236 cod. civ che qui di seguito potete leggere: – Responsabilità del prestatore d'opera - Se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il prestatore d'opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa grave - .

Il segretario conclude:

- Questo deve far riflettere sul comportamento irresponsabile di CNA e Confartigianato che anziché tutelare questa professione, la espongono a rischi tanto gravi, pur di garantirsi le tessere, volendo a tutti i costi un estetista artigiano.-

* UN ESTETISTA se specifica il professionista si scrive senza apostrofo, anche perché non esiste "l'estetisto"