Dopo la nostra pubblicazione dell’articolo “Estetista e le sue apparecchiature: via libera da Bruxelles. Per la Gazzetta Ufficiale si attende la firma del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri”, alcune aziende, ci hanno accusato di ingenerare confusione nel settore. Ma noi più fermamente ribadiamo: “ mai, come oggi, nessuno ha fatto tanta chiarezza come Confestetica”.

Detto questo, veniamo ai fatti. Abbiamo ricevuto telefonate e lettere, da numerose aziende, che ci invitano, in modo più o meno amichevole, a non divulgare quelle che sono le corrette informazioni riguardo alla “cavitazione”. Eccone un esempio eclatante:

L’estetista “Può però comprare, noleggiare o DETENERE a qualsiasi titolo tali apparecchi, a patto che non li utilizzi direttamente, ma che si avvalga della consulenza di un medico il quale, uno o più giorni alla settimana si reca in istituto per effettuare i trattamenti.”… “Dando questo suggerimento si viene VERAMENTE incontro alle esigenze di chi ha fatto investimenti di diverse migliaia di euro!... “ Leggendo questo semplice comunicato”,(quello cioè di Confestetica) “l’estetista si mette in allarme e teme che il proprio investimento sia andato perso.”…“Credo che lo scopo della Vostra associazione sia quello di dare ausilio al mondo delle estetiste (anche dando suggerimenti come quello che vi ho appena fornito) e non quello di creare del panico ingiustificato”.

Chiaramente, queste affermazioni, sono fuori da ogni logica. A tal proposito, ci sentiamo in dovere di consigliare a tutti gli estetisti di non prendere in considerazione aziende o rappresentanti che dicano cose del genere pur di continuare a vendere le loro apparecchiature, presto fuori legge.

1. Ricordate che ,per legge, il medico non può eseguire trattamenti in nessun centro estetico, a meno che quest’ultimo non abbia le idonee autorizzazioni comunali e sanitarie.

2. Le colleghe che hanno acquistato tali apparecchiature lo hanno fatto solo perché alcune aziende, pur sapendo, che presto sarebbero state fuori legge, gliele hanno vendute lo stesso, con tutte le rassicurazioni del caso.

3. A queste aziende vogliamo dire che i buoni consigli agli estetisti li può dare solo chi li rappresenti e non abbia interessi contrapposti ai loro. E non sono certo le aziende ad avere questa prerogativa, perché il loro interesse è vendere, vendere a tutti i costi. Ricordiamo che Confestetica non vende nulla ed è un’associazione no profit, il suo unico interesse è la tutela degli estetisti.

Confestetica sta scomoda solo a quelle aziende che vivono di inganni e che tentano, ogni giorno, di rifilare bufale alle colleghe estetiste. Ci sono ,invece, tante aziende che apprezzano e condividono l’operato di Confestetica perché vogliono bene all’estetista quanto gliene vuole Confestetica. Quindi, se dovete valutare un’azienda chiedetele cosa pensa di Confestetica. Chi ci teme è solo perché ha qualche scheletro di troppo nell’armadio.

Ora cominciamo a vedere cosa deve fare un’estetista che abbia acquistato la “cavitazione”. Prima di tutto fatevi una domanda e datevi una risposta: siete sicuri che quella che avete in istituto sia “cavitazione”?

Cos’è la “cavitazione”?

La cavitazione è un fenomeno fisico causato dagli ultrasuoni, nel nostro caso, ma si può verificare anche per altri motivi che non stiamo ad elencare perché non attinenti al caso. Gli ultrasuoni ( ad alta e bassa frequenza) danno sempre un effetto cavitazione. Quello che la legge ha vietato sono gli ultrasuoni a bassa frequenza, perché penetrano in profondità e possono causare danni anche molto seri.

Ecco, con l’attuazione del decreto di cui all’allegato A della legge 1/90 art.10, quali sono i parametri che i costruttori devono seguire per costruire un ultrasuono: Frequenza >= 0.8 =< 1.2 MHz Potenza in W al cmq 1.5 W Max - Frequenza <1.2 =< 3.5 MHz Potenza 3 W Max.

Con questi parametri l’ultrasuono non può provocare danni in profondità, ma è limitato anche il suo effetto contro gli inestetismi della cellulite e dell’adipe localizzata. Il grave problema sta ,più che altro, nel fatto che il termine CAVITAZIONE sia stato usato fino ad oggi in maniera impropria.

Molto probabilmente, in Istituto abbiamo tutti degli ultrasuoni a norma, solo che non hanno il nome appropriato allo strumento a al suo scopo. Quindi il consiglio è ,intanto, quello di verificare che tipologia di parametri hanno gli strumenti che stiamo usando.

Per verificarlo consigliamo di inviare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno alla azienda venditrice, chiedendole se l’apparecchiatura acquistata rientra nei seguenti parametri Frequenza >= 0.8 =< 1.2 MHz Potenza in W al cmq 1.5 W Max - Frequenza <1.2 =< 3.5 MHz Potenza 3 W Max, e di farsi rispondere per iscritto sempre con lettera raccomandata entro 7 giorni. Potete verificarlo anche da soli, leggendo le caratteristiche del macchinario acquistato.

Vi chiediamo, inoltre, di segnalare a Confestetica tutte quelle aziende che in questi giorni tentano di vendere la “cavitazione” che non rispetti le caratteristiche delle schede tecniche di cui all’ allegato della L1/90, che per una visione completa potete scaricare da qui.