Tra le cause di possibile contagio di epatite, in Italia, si possono annoverare sicuramente le 250 mila estetiste abusive che, impunemente, esercitano il mestiere in casa senza averne alcun titolo. Si tratta di vere e proprie "mine vaganti" che attentano ogni giorno alla salute pubblica.

La trasmissione di questa malattia, infatti, avviene per lo più attraverso strumenti non sterilizzati per il manicure, pedicure,piercing e tatuaggi, utilizzati da queste pseudo estetiste, senza alcun titolo (Professionale - Comunle - ASL), che non conoscono e non eseguono alcun tipo di protocollo per la sterilizzazione di tali strumenti.

L'abusivismo, grave piaga sociale del settore estetico, si consuma nonostante ci siano almeno 20 mila centri estetici autorizzati che sterilizzino correttamente tutti gli strumenti utilizzati per le cure estetiche.

Il cliente incosciente e inconsapevole,  si rivolge all’estetista abusiva, per risparmiare magari qualche spicciolo di euro, e finisce poi per essere vittima di un contagio molto grave quale può essere l’epatite o l’HIV.

Dal contatto sulla pelle di strumenti infetti possono essere trasmessi diversi virus capaci di aggredire il fegato producendo strati infiammatori e, spesso, epatiti molto pericolose.

Sono stati riconosciuti vari tipi di epatiti virali, distinte tra loro da lettere dell’alfabeto. L’epatite B e C, tra le forme più diffuse, sono pericolose in quanto di solito manifestano i loro sintomi solo quando diventano croniche e possono provocare gravi lesioni al fegato, come la cirrosi epatica oppure il cancro al fegato.

L’epatite B è provocata dal virus HBV, che presenta frequenti forme mutate, mentre l’epatite C è dovuta al virus HCV che presenta almeno sette tipi di diversa virulenza.

Sono due milioni gli italiani che hanno contratto l'epatite C. E 10 mila quelli che ogni anno muoiono per le conseguenze dell'infezione. [scarica documento ]

Anche se rimane silente per anni, l'epatite C è, infatti, la causa principale di mortalità per cirrosi e carcinoma epatico e l'indicazione più frequente al trapianto di fegato.

Tuttavia, per gli italiani l'infezione è una delle tante malattie di cui si è sentito parlare senza che però se ne sappia molto nel dettaglio.

Lo dimostra l'indagine "Epatite C percezione e conoscenza", commissionata da Donneinrete Onlus e Women in Hepatology e condotta da Swg e Health Communication, Dott.Alessandra Dragotto, presentata nei giorni scorsi a Roma alla Camera dei Deputati.

Solo un italiano su cinque ha percezione della reale diffusione dell'infezione e molti, tra quanti vivono da vicino la malattia, non hanno idea di quale sia stata la fonte del contagio.

Prevenire è meglio che curare, attenti alle estetiste "abusive" fai da te.