"Habemus Papam"! Sono state finalmente prorogate le scadenze per l’obbligatorietà dell’adempimento al sistema Sistri anche per gli estetisti. I centri estetici con meno di 10 dipendenti dovranno utilizzare il Sistri a partire dal 1° gennaio 2012.

E' terminato a lieto fine, infatti, il braccio di ferro tra il Ministero dell’Ambiente e il mondo delle imprese. Il nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti non partirà dal 1° giugno ma da settembre con un avvio a tappe e le sanzioni nei primi sei mesi saranno molto più attenuate. La necessità di rinviare l’avvio del Sistri è stata più volte sollecitata dalle imprese produttrici di rifiuti a seguito del fallimento verificatosi durante il “Click Day - Sistri”, quando il sistema telematico del Ministero è andato in tilt rallentando in modo eccessivo le procedure attinenti alle aziende.

Nel decreto ministeriale, inviato già alla Corte dei Conti, è prevista anche la realizzazione di una procedura alternativa nel caso in cui il Sistri provochi ritardi operativi superiori a tre minuti. Infine, durante l’estate, Governo e Ministero s’impegneranno a compiere opportune verifiche sull’andamento complessivo del sistema per intervenire eventualmente con adeguamenti tecnici e semplificazioni operative, a cominciare dalla probabile sostituzione del sistema a chiavetta USB con un altro più semplice e affidabile.

Dal 1° settembre scatterà l’obbligo per le imprese con oltre 500 dipendenti, poi il 1° ottobre i produttori di rifiuti con 250-500 dipendenti, dal 1° di novembre sarà il momento delle imprese con più di 50 dipendenti, mentre il 1° dicembre entreranno nel sistema i produttori di rifiuti da 10 a 49 dipendenti. Infine, dal 1 gennaio 2012 il Sistri sarà esteso alle imprese di ogni dimensione

L’accordo per la terza proroga del Sistri, raggiunto mercoledì notte, tra le associazioni delle imprese e il ministero dell’ambiente comprende anche tre linee di azione:

- il supporto alla formazione tecnica, già in corso attraverso una serie di workshop mirati al perfezionamento dei processi d’interoperabilità; - l’avvio di una sperimentazione mirata su un campione rappresentativo d’imprese di tutti i settori coinvolte nella filiera della gestione dei rifiuti; - una gestione ad hoc dei casi particolari, che permetterebbe al SISTRI di non essere bloccato da casi isolati che hanno specifiche criticità.

Si rammenta a tutti i titolari di centri estetici che producono rifiuti pericolosi ( AGHI e LAMETTE) che lo smaltimento dei rifiuti pericolosi si deve comunque effettuare così come per legge, indipendentemente dall'entrata in vigore del SISTRI.