BlueyeSempre più di frequente, nel mondo dell'estetica si improvvisano medici privi di specializzazione universitaria specifica, sono i sedicenti "Medici Estetici" falsando così l'orientamento dei consumatori.

In Italia, come nel resto d'Europa, non esiste la specializzazione in "medicina estetica", ma quella in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, ma "stranamente" molti medici privi della specializzazione universitaria (Decreto Interministeriale 4 febbraio 2015 n. 68) si fanno chiamare impropriamente "medico Estetico".

IL MEDICO SE NON E' SPECIALIZZATO IN CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ED ESTETICA, NON DOVREBBE FARSI CHIAMARE "MEDICO ESTETICO".

Bisogna sempre chiedere al medico, in cosa si è specializzato, perché in Italia solo poco più di un migliaio sono specializzati in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva ed Estetica (ovvero Medici Estetici), gli altri sono solo sedicenti medici estetici, senza alcuna specializzazione universitaria specifica riconosciuta dal Ministero della Salute (Decreto Interministeriale 4 febbraio 2015 n. 68).

C'è il Chirurgo Plastico e Ricostruttivo ed Estetico, che per specialità dovrebbe essere l'unico ad occuparsi di estetica (Decreto Interministeriale 4 febbraio 2015 n. 68).

C'è l'estetista che per specialità dovrebbe essere l'unica figura professionale ad eseguire tutti i trattamenti estetici, non terapeutici (legge 4 gennaio 1990 n. 1) . 

C'è il dermatologo che prevalentemente si occupa delle malattie della pelle e a volte anche di estetica (Decreto Interministeriale 4 febbraio 2015 n. 68).

Poi ci sono i tuttologi, quei medici privi di identità specialistica universitaria riconosciuta dal Ministero della Salute, ovvero quelli che dopo essersi laureati in medicina si fanno chiamare impropriamente "Medici estetici", senza aver conseguito la giusta specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (5 anni) o in Dermatologia (5 anni) così come prevede il riordino scuole di specializzazione di area sanitaria (Decreto Interministeriale 4 febbraio 2015 n. 68).

In Italia, dopo la laurea in medicina, un medico, effettivamente, anche se sprovvisto di specializzazione specifica, può effettuare tutti i tipi di interventi chirurgici, proprio per questo è importante che ogni paziente si accerti delle specializzazioni specifiche del professionista, così come ordinate dal Ministero della Salute.

A causa di questo vuoto normativo, che ci auguriamo presto possa essere risolto, alcuni medici impropriamente si fanno chiamare "medici estetici", pur sapendo di non esserlo e questo spesso disorienta il consumatore.

Nel frattempo, spetta proprio al consumatore, indagare bene sulla vera specializzazione o non specializzazione del medico che si presenta come "medico estetico", che propone interventi estetici di ogni tipo.

Specializzarsi in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, o in Dermatologia, dopo essersi laureati in Medicina e Chirurgia, prevede un percorso formativo molto importante e serio, che dura fino a 5 anni, che nulla ha a che vedere con i corsi privati, che molto spesso vengono confusi con i corsi delle scuole di specializzazione di area sanitaria dall'ordinamento italiano ed europeo.

TUTTE LE SCUOLE PRIVATE DI MEDICINA ESTETICA SE PUR SERIE E AUTOREVOLI, NON SI POSSONO CONFONDERE E NON SI DEVONO CONFONDERE CON LE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA SANITARIA, RIORDINATE DAL MINISTERO DELLA SALUTE (D.ITRERM. 4 FEBBRAIO 2015 N. 68.) Volendo fare un esempio molto pratico, un medico si può chiamare DERMATOLOGO solo se si è laureato in Medicina e poi specializzato in dermatologia e non se ha fatto solo qualche corso privato post laurea, così un MEDICO ESTETICO si può chiamare tale, solo se si è laureato in Medicina e poi si è specializzato chirurgia estetica e non se ha fatto solo qualche corso privato post laurea, così come L'ESTETISTA si può chiamare tale, solo se si è diplomata e poi si è specializzata ai sensi della legge 4 gennaio 1990 n. 1 e non se ha fatto solo qualche corso privato. Quindi OCCHI APERTI quando scegliete un professionista dell'estetica, perché è una cosa molto seria.

Sul sito della SICPRE leggiamo: Si diventa chirurgo plastico specializzandosi in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, ovvio. Già nel nome della Specialità, è evidente la sua “doppia anima”: non c’è una chirurgia estetica separata da una chirurgia ricostruttiva, o viceversa. Si tratta, piuttosto, dei due volti di una stessa materia, che si imparano insieme. Per questo, non esistono bravi chirurghi plastici estetici che non si siano "fatti le ossa" nei reparti, cimentandosi con le problematiche più diverse e complesse. La grande maggioranza delle tecniche adoperate nell'estetica, infatti, deriva dalla chirurgia ricostruttiva.

Solo l'iter più serio e completo garantisce la conoscenza approfondita, la padronanza di tutti gli strumenti tecnici e la capacità di affrontare ogni situazione, comprese le complicanze. Non siamo i soli a pensarla così: le principali società di chirurghi plastici in Europa e nel mondo condividono con la SICPRE una visione "unica e sola" della disciplina.

Di seguito una interessante doppia intervista al Prof. Giorgio De Santis - Presidente SICPRE e Paolo Ruffini.

Qui troverete l'80% dei medici specializzati in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica http://www.sicpre.it/ e qui troverete i Centri Estetici specializzati in trattamenti estetici non terapeutici. http://www.confestetica.it/