stomaci brigidaIn risposta a quanto scritto dalla sig.ra Brigida Stomaci sul quotidiano on line il faro [leggi articolo ... ]  Ora basta, si discute sempre di cose inutili e stiamo perdendo di vista le uniche occasioni importanti per far crescere la categoria degli estetisti. Alla CNA BENESSERE E SANITA' e alla signora Brigida Stomaci che è solo un’attaccabrighe chiedo: in tanti anni di attività come mai nessuno ha mai rivolto il pensiero all’estetista, all’unico protagonista di questa storia? Solo adesso si sono svegliati tutti! Ma il punto è che si potrebbe collaborare per raggiungere un obbiettivo comune, invece, come sempre ognuno va per la sua strada giusto per creare più confusione di quanta già non ce ne sia. Ci sono tanti problemi da risolvere, ma sempre, come siamo abituati in Italia non li vogliamo risolvere e ci attacchiamo a tutte le parole dette e non dette. Confestetica,non è uno sparuto gruppo di persone, ma è un gruppo di estetiste che hanno avuto la capacità di farsi sentire. E queste estetiste sono persone che di esperienza del settore ne hanno da vendere, Vivono ogni giorno i problemi che stanno cercando di risolvere con la nuova proposta di legge. Forse è questo che la signora Stomaci non riesce a comprendere, come non riesce a comprendere che la legge 1/90 non va più bene nel 2010, neanche un punto di quella legge è adattabile alle esigenze di oggi. E’ come voler fare indossare a tutti i costi una tutina di un bebè ad un uomo che è cresciuto di vent’anni. Quali basi ci può dare la legge del 1990, e quali riforme si possono attuare sulla scia di quella legge? Sono anni ormai che l’estetista utilizza i macchinari più evoluti e più sofisticati, se dovessimo tener conto della legge 1/90 tutti quei macchinari dovrebbero essere tolti dal mercato e dai centri estetici, (come tra l’altro sta per succedere).Bene, quando tutti quei macchinari sono stati venduti, ed anche a caro prezzo, dove eravate tutti quanti voi delle associazioni? Perché non avete insistito perché l’estetista continuasse a lavorare con le sue belle manine, visto che la legge 1/90 prevede un'estetista artigiana? Ora che tutto è stato fatto e centinaia di milioni sono stati spesi, state remando contro,per tornare indietro, invece di attribuire e riconoscere alle estetiste ciò che le è dovuto e che si è conquistata, con fatica e sacrifici, soprattutto economici. Li conosciamo bene i problemi delle estetiste, abusivismo in primis, ma qual è la soluzione per questo secondo CNA e secondo la Stomaci? Sono anni che se ne parla e le soluzioni dove sono? Siamo sempre tutti bravi ad analizzare quello che non va e ciò che non funziona, ma mai altrettanto bravi a ricercare delle soluzioni! Un Albo nazionale degli estetisti professionali, (proposto da Confestetica) che ha la supervisione del Ministero della Giustizia, non è una cosa di poco conto come vuole sminuire la signora Stomaci. Un Albo nazionale di professionisti, ha alle spalle un articolo molto importante del codice penale, il 348 c.p. sull’esercizio abusivo delle professioni, e con la punibilità fino alla reclusione di chi esercita non essendo in regola. E si fidi signora Stomaci, con questo articolo del codice, non elimineremo certo tutto l’abusivismo, ma la paura di finire in galera per fare una ceretta in casa, frena molte persone. E soprattutto i controlli da parte delle Istituzione preposte sono finalmente attuabili, perché non serve più un mandato per fare una perquisizione. Dato che gli abusivi sono più degli onesti è necessaria una regola ferrea per fermarli. Purtroppo, gli abusivi, sono estetiste, con tanto di diploma, e preferiscono lavorare in casa perché è semplicemente più conveniente. 10.000 euro al mese puliti fanno gola a tutti! Perché pagare le tasse? Poi che ci sia chi alimenti il mercato nero è un altro discorso. Anche molte scuole lo alimentano, immettendo sul mercato persone immature, senza coscienza civica, senza senso di responsabilità e senza preparazione. E noi titolari di aziende, ci troviamo a brancolare continuamente nel buio, nella continua ricerca di personale. Quando poi lo troviamo, lo dobbiamo formare a nostre spese (cosa che dovrebbe fare la scuola),e quando è pronto ci abbandona, spesso per lavorare in casa. E così si ricomincia ,abbiamo perso tempo, soldi e bloccato tutta un’attività. Moltiplichiamo questo per 20.000 attività circa e calcoliamo i danni per l’economia generale. Stiamo sempre a leccarci le ferite invece di progredire. Il mio unico consiglio, come presidente dell’associazione Confestetica e titolare di un centro estetico è quello che la signora Stomaci si faccia da parte perché palesemente non crede e non riesce a vedere che una nuova figura si possa affiancare a quella dell’estetista artigiana cioè l’estetista professionale! Bisogna andare avanti!!E non credo che molte mie colleghe siano soddisfatte di continuare a farsi rappresentare da chi le vuole mantenere manovali e artigiani