RICHIESTA DI RETTIFICA URGENTE

– La Repubblica e Mediaset –

CHIUSO CENTRO ESTETICO CLANDESTINO

SCOPERTO CENTRO ESTETICO DELL'ORRORE

Fatti documentali:

CONFESTETICA è l’associazione maggiormente rappresentativa degli estetisti a livello nazionale.

il giorno 12 marzo 2023 la testata giornalistica La Repubblica, ha pubblicato un articolo diffamatorio nei confronti della categoria “Centri Estetici”, professione regolamentata con legge dello Stato 4 gennaio 1990, n. 1, classificata con il codice Ateco 96.02.02.

Lo studio medico è regolamentato dall’articolo art 193, R.D. 1265/1934, con codice Ateco 86.21.00.

Il giornalista della testata La Repubblica, Giuseppe Scarpa, pur sapendo che si trattava di uno studio medico codice Ateco 86.21.00 – lo scrive più volte nell’articolo stesso – già dal sottotitolo (hanno sequestrato la clinica dell'orrore), ha comunque titolato “Protesi per il seno sulle scrivanie e bisturi per operare usati: chiuso centro estetico clandestino nel centro di Roma”[1].

Il giorno successivo, 13 marzo 2023, su Canale 5, nella trasmissione Pomeriggio 5, è stato mandato in onda il titolo della testata la Repubblica “Protesi per il seno sulle scrivanie e bisturi per operare usati: chiuso centro estetico clandestino nel centro di Roma” e per 6 minuti, ovvero per tutta la durata del servizio, nel sottopancia è rimasto in sovraimpressione ininterrottamente la seguente scritta: scoperto centro estetico dell’orrore, pur sapendo che si trattava di un centro medico codice Ateco 86.21.00, così come è stato specificato nel servizio e così come era stato scritto nel testo dell’articolo giornalistico stesso.

Il servizio su canale 5, oltre ad essere andato in onda il giorno 13 marzo u.s., è presente sul web, molto bene indicizzato, in quanto nella url sono riportate le parole chiave scoperto centro estetico dell’orrore[2].       

Si precisa che ad avviso di chi scrive, quanto finora esposto in fatto trova precisa rispondenza – in punto di diritto – in tipica fattispecie di reato, ovvero il delitto di diffamazione aggravata sia per l’attribuzione di fatti determinati (cfr. art. 595 c. 2 cod. pen.) sia per l’utilizzo del mezzo di pubblicità (cfr. art. 595 c. 3 cod. pen.).

Quanto alla precisa riferibilità agli interessi categoriali rappresentati da Confestetica - che agisce non solo nell’interesse proprio sentendosi direttamente coinvolta nella propria sfera di reputazione professionale, ma anche nella propria qualità ut supra - della denigrazione ascrivibile alla precitata, merita evidenziare che la relatio ad nomine, che consente un immediato riconoscimento della categoria “centri estetici” quale “protagonista” dell’illecito propalato, è agevolmente ricavabile nella natura e nella portata dell’offesa e nella circostanza narrata con esatta riferibilità professionale alla categoria de qua.

Tanto premesso, io sottoscritta Angelica Pippo in qualità di estetista professionista e di presidente di Confestetica, quale ente esponenziale della categoria delle estetiste

Per i motivi sopra esposti, dimostrati documentalmente,

chiede

con la massima urgenza la rettifica a norma di legge nei seguenti termini:

  1. Per la Repubblica: eliminare dall’articolo del 12 marzo 2023 pubblicato su La Repubblica a firma Giuseppe Scarpa le parole “centro estetico” e “centro”, in quanto non si tratta di un centro estetico e la parola “centro” è comunque riconducibile al centro estetico codice Ateco 96.02.02, bensì ad un o studio medico codice Ateco 86.21.00, così come corrispondente ai fatti.
  2. Scrivere nello stesso articolo, raggiungibile dalla stessa identica url dove è stato pubblicato l’articolo e non in altra url differente, che è stata apportata la rettifica richiesta da Confestetica, ovvero che è stato eliminato qualsiasi riferimento al centro estetico in quanto si trattava di studio medico.
  3. Per la trasmissione Pomeriggio Cinque: eliminare dal sottopancia “scoperto centro estetico dell’orrore”, in quanto visibile sul sito della trasmissione stessa e scrivere “studio medico”, così come corrispondente ai fatti.
  4. Eliminare dalla url del video “scoperto centro estetico dell’orrore”.
  5. Precisare immediatamente nel corso della stessa trasmissione la rettifica operata scusandosi per l’errore e indicare la giusta distinzione che la legge prevede tra “centro estetico” e “studio medico”, leggendo in trasmissione per esteso l’articolo 1 della legge 4 gennaio 1990, n. 1, e l’articolo art 193, R.D. 1265/1934, facendo capire in non meno di sei minuti la differenza che c’è tra uno studio medico e un centro estetico, per un tempo non inferiore a 6 minuti, pari al tempo che è andato in onda il sottopancia “scoperto centro estetico dell’orrore”.

Le scuse alla categoria sono dovute nei termini sopra descritti, tenendo conto che in Italia i centri estetici sono 44.515 e gli addetti regolarmente occupati sono 75.838 – 96.2% donne – (dati Registro Imprese) e i clienti finali sono 12.285.720, per il 78,6% donne.

Si resta in attesa di un vostro celere riscontro così come previsto dalla legge in materia di rettifica e del buon andamento pre-contenzioso.

In caso di mancato riscontro (a fare), si procederà nelle sedi competenti, anche in via d’urgenza ex articolo 700 c.p.c., così come previsto per legge, al fine di ottenere nel più breve tempo possibile, dalla magistratura, l’ordinanza (a fare) ciò che sopra è stato chiesto in via bonaria. Nell’eventuale procedimento giudiziario, la testata giornalistica La Repubblica e l’emittente televisiva Mediaset, saranno chiamate a rispondere in solido di tutti i danni alla reputazione e all’onore cagionati alla categoria CENTRI ESTETICI.

Tanto vi dovevo

Rimini 15 marzo 2023

Riferimenti Segretario Nazionale
333.87.500.87

Angelica Pippo
in proprio
e in qualità di Presidente Nazionale Confestetica

 

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