Regione Lombardia; Presidente del Consiglio regionale dott. Fermi Alessandro; Al Signor Presidente della Commissione consiliare IV e, p.c. Ai Signori Presidenti delle altre Commissioni consiliari: Ai Signori Componenti; l'Ufficio di Presidenza;  Ai Signori Consiglieri regionali; Al Signor Presidente; della Giunta regionale; Ai Signori Assessori regionali; Ai Signori Sottosegretari regionali; LORO INDIRIZZI

Oggetto: PDL n. 172 DI INIZIATIVA CONSILIARE del 13/05/2021

“Disciplina delle attività di tatuaggio, dermopigmentazione e piercing”.

(di iniziativa dei Consiglieri regionali: Senna, Anelli, Mazzoleni, Massardi, Ghiroldi, Galizzi, Mura, Scurati, Corbetta, Bastoni, Pravettoni, E. Monti, Mariani, Trezzani, Giudici, Lena, Ceruti, Pedrazzi, Epis, A. Monti, Cappellari, Spelzini, Brianza, Malanchini).

Con riferimento al PDL 172 di cui in oggetto, si evidenzia che la dermopigmentazione è un’attività già regolamentata dalla Legge n. 1 del 4 gennaio 1990 (GU Serie Generale n.4 del 05-01-1990) e con DECRETO MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – 15 ottobre 2015, n. 206 (GU Serie Generale n.300 del 28-12-2015), adottato in attuazione dell’art. 10 della L. 1/1990) descrive alla SCHEDA n. 23 l’apparecchio per la dermopigmentazione in dotazione all'estetista.

CONFESTETICA è l'associazione nazionale maggiormente rappresentativa degli estetisti, attività normata dalla Legge del 04/01/1990 n. 1; essa conta 20.492 estetisti associati su un totale di 35.000 centri estetici a livello nazionale (doc. n. 1); il Presidente Nazionale è la dott.ssa Angelica Pippo, estetista professionista nonché titolare di centro estetico che ha ottenuto al TAR del Lazio in data 16 febbraio 2021 la sentenza n. 01862/2021 che ha dichiarato illegittimi i 3 DPCM, facendo così riaprire tutti i centri estetici d’Italia in zona rossa (doc. n. 2); in Lombardia si contano 4.672 centri estetici con oltre 5.200 dipendenti per il 99,4% donne e oltre 4 milioni di clienti, per il 73% donne (doc. n. 3);

Come meglio si chiarirà in seguito, l'art. 1 della legge 1/1990 abilita l'estetista ad eseguire tutte le prestazioni ed i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorarne e proteggerne l'aspetto estetico, modificandolo attraverso l'eliminazione o l'attenuazione degli inestetismi presenti. Tale attività può essere svolta con l'attuazione di tecniche manuali e con l'utilizzazione degli apparecchi elettromeccanici per uso estetico questi ultimi normati dal D.M. 206/2015. Si precisa che il 99,4% degli estetisti sono donne e, pertanto, nella narrazione del presente atto verranno identificate al femminile.

In attuazione all'art. 10 della L. 1/1990 veniva emanato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 206 del 15/10/2015 (vista la sentenza n. 1417/2014 con la quale il Consiglio di Stato, sezione sesta, accogliendo l’appello dell’impugnato decreto del Ministro dello sviluppo economico n. 110 del 2011, ha annullato le disposizioni regolamentari nelle parti in cui non includevano con ingiustificate limitazioni, dall’uso corrente degli esercenti la professione di estetista gli apparecchi elettromeccanici per uso estetico indicati al punto 7 delle premesse della pronuncia stessa) relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l'attività di estetista. In particolare alla SCHEDA n. 23 viene descritto il dermografo per micropigmentazione in uso all'estetista, in quanto trattamento estetico il quale sotto la voce “meccanismo d'azione (applicazione)” si legge: “La micropigmentazione (altrimenti detta dermopigmentazione, trucco permanente, trucco semipermanente, disegno epidermico o camouflage) viene utilizzata esclusivamente a fini estetici per la correzione di inestetismi del viso e del corpo, per il miglioramento della immagine estetica in generale, nella copertura di cicatrici risultanti da interventi chirurgici o incidenti (camouflage); sotto la voce “modalità di esercizio” si legge: “Il trattamento deve essere effettuato da operatori estetici”. Pertanto, la dermopigmentazione, per cui è abilitata l'estetista, altrimenti detta micropigmentazione o tatuaggio estetico correttivo, è un trattamento estetico che ridisegna elementi del corpo che hanno perso nel tempo la loro definizione oppure per mimetizzare discromie della pelle (doc. n. 4);

Con riferimento al caso che ci occupa, la dermopigmentazione è un trucco correttivo estetico (colorazione, camouflage) è un trattamento estetico che colora la pelle così da coprire eventuali difetti e imperfezioni, un vero e proprio trucco; per questo viene chiamato anche “trucco permanente”. Tale trattamento ha un importantissimo impatto psicologico sulle donne perché rappresenta anche la chiusura di un lungo percorso diagnostico terapeutico. In Italia, come si vedrà di seguito, la figura abilitata in forza della legge ad effettuare la dermopigmentazione è l'estetista che con tale tecnica ottiene risultati eccellenti riconosciuti anche dai chirurghi e dalle ULSS (doc. n. 5).

Il trucco permanente estetico (dermopigmentazione), per cui è abilitata l'estetista, fornisce un camuffamento permanente ed è generalmente priva di effetti avversi significativi. La revisione della letteratura scientifica ha rilevato un'ampia accettazione della dermopigmentazione anche nella vitiligine, cicatrici da ustioni, alopecia areata e colorazione tridimensionale areola – capezzolo.

Ebbene, in Italia il legislatore ha individuato nell'estetista la figura professionale abilitata ad eseguire i trattamenti estetici compresa la dermopigmentazione - DM 206/2016 scheda n. 23 - (doc. n. 4).

La dermopigmentazione è da sempre una delle primarie specializzazioni dell'estetista e per questo migliaia di professioniste hanno investito notevoli risorse economiche nella formazione anche universitaria; da ciò ne deriva che in tutta Italia buona parte delle estetiste svolge legittimamente questa attività all'interno del proprio istituto che per essere aperto al pubblico deve avere tutti i permessi sanitari delle ASL locali, così come previsti dalla legge. Dall’archivio dell'Istituto Superiore di Sanità emerge che il 93% dei trattamenti di dermopigmentazione viene eseguita nei centri estetici regolarmente autorizzati (doc. n. 6). Il restante 7% dei suddetti trattamenti viene eseguito presso le strutture sanitarie dove la dermopigmentazione viene eseguita sempre dall'estetista.

Si citano le realtà dell'ambulatorio di dermopigmentazione dell'Ospedale di Spilimbergo, progetto pilota attivato dal reparto di chirurgia senologica dell'Ospedale di Pordenone ove l'estetista specializzata in dermopigmentazione Rita Molinaro, vera esperta del settore, effettua, così come tante altre estetiste in tutta Italia, gratuitamente la prestazione; analoghi ambulatori sono presenti presso le ASL di Treviso e Mestre, così come in tutto il territorio nazionale. (doc. 7).

Ma vi è di più. Le estetiste, in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e Associazione Nazionale Donne Operate al Seno (ANDOS), offrono presso le strutture sanitarie gratuitamente trattamenti di dermopigmentazione dell'areola e del capezzolo (doc. n. 8).

L'estetista per specializzarsi in dermopigmentazione frequenta il master ad alta formazione, al costo di € 2.500,00, presso l’Università degli Studi di Ferrara; come si evince dal bando di ammissione (doc. n. 9)  si legge all'art. 4 tra le FINALITA’: Il corso si propone di realizzare un percorso formativo finalizzato all’accrescimento e approfondimento delle conoscenze nel campo della dermopigmentazione sia con finalità estetica che medica ed è mirato al conseguimento di nozioni e abilità di base e specialistiche. Il corso è destinato a professioniste/i operanti nel campo dell’estetica in possesso della Qualifica di Estetista. Lo scopo è quello di fornire competenze sia teoriche che pratiche sulle tecniche di dermopigmentazione e le conoscenze necessarie per valutare le implicazioni igienico-sanitarie, gli eventi avversi correlati, il rischio chimico, il quadro normativo ed informare correttamente l’utente per tutelarne la salute; mentre alla voce SBOCCHI PROFESSIONALI: L'intervento formativo proposto costituisce una significativa opportunità per tutti quei professionisti che intendono operare con conoscenze e competenze più approfondite nel settore della dermopigmentazione . In particolare gli sbocchi professionali sono: TRUCCO PERMANENTE, ATTIVITA’ di DERMOPIGMENTAZIONE in PERCORSI MULTIDISCIPLINARI comprendenti quelli medico-ospedalieri obiettivi, finalità e sbocchi professionali.

I requisiti per l'accesso al master sono descritti all'art. 8 del medesimo bando: Il corso è diretto ai possessori di Diploma di Scuola Secondaria Superiore di durata almeno quadriennale (o equivalente titolo di livello EQF IV) e della Qualifica professionale di estetista (2 anni) conseguita secondo le modalità previste dalla Legge 04/01/1990 n. 1.

Di fondamentale rilevanza è che tra i docenti del corso ci siano esponenti dell'Istituto Superiore di Sanità, Dott. Alberto Renzoni e Dott.ssa Antonia Pirrera, che formano le estetiste in dermopigmentazione sull'aspetto normativo.

Invece, il docente di dermopigmentazione non può essere altro che un'estetista professionista come Rita Molinaro, sopra citata e menzionata nella rassegna stampa allegata (doc. n. 10).

A fortiori, il Ministero dello Sviluppo Economico con la nota prot. n. 18706 del 20/01/2017 avente ad oggetto Estetisti. Attività di trucco semipermanente afferma che debba ritenersi consentita la prestazione dell’attività di trucco semipermanente a soggetti in possesso dell’abilitazione allo svolgimento dei trattamenti estetici i quali abbiano ricevuto idonea formazione dal fabbricante dell’apparecchiatura o da un suo mandatario o da altro ente competente, purché certificata conformemente alle indicazioni sopra esposte (doc. n. 11).

Già nel 2010, nel regolamento comunale di Milano Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 46 dell'8 novembre 2010 (doc. 12) viene indicata la dermopigmentazione quale attività specialistica dell’estetista.

Nelle FAQ della Regione Lombardia, RACCOLTA QUESITI a pagina 65 lettera n) Trucco semipermanente e dermopigmentazione (doc. 13) attività dell’estetista, vengono indicati i seguenti riferimenti normativi “Legge n. 1/1990 “Disciplina dell'attività di estetista” - decreto interministeriale 15 ottobre 2015, n.206 - Regolamento regionale n. 5/2016 “Disciplina dell'attività di estetista in attuazione dell'art. 21 bis della l.r. 73/1989

Nel documento (INAIL ISS) dicembre 2020, viene indicata la dermopigmentazione attività dell’estetista con i seguenti riferimenti relativamente alla dermopigmentazione, nel decreto interministeriale n. 206 del 15 ottobre 2015, “Scheda tecnico-informativa n. 23 - Dermografo per micropigmentazione (doc. 14).

  • Sul Corriere della Sera appare un articolo inequivocabile “TREVISO - Diventare esperti di dermopigmentazione, cioè di quella tecnica che permette di ricostruire con tatuaggio il Cac (complesso areola capezzolo) nelle pazienti che hanno sofferto di cancro al seno e hanno subito l'asportazione della mammella e successivamente un'operazione di chirurgia plastica per la sua ricostruzione. Lo si impara a Treviso, dove il 5 ottobre partirà la seconda edizione di un corso apposito organizzato dall'azienda Usl 9 (Centro di senologia, Unità di Chirurgia plastica e Dermatologia) e dalla Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) e destinato ad estetiste o estetisti diplomati con idoneità sanitaria. (doc. 15).
  • Bruna Vespa nella nota trasmissione Porta a Porta il 13 giugno 2019 ha dovuto comunicare la rettifica sulla dermopigmentazione richiesta da Confestetica: l'estetista è abilitata dalla legge ad eseguire la dermopigmentazione “utilizzata esclusivamente a fini estetici per la correzione di inestetismi del viso e del corpo, per il miglioramento della immagine estetica in generale, nella copertura di cicatrici risultanti da interventi chirurgici o incidenti (camouflage)”, così come espressamente normato nel D.M. 206/2015 scheda 23 e legge 1/90 art. 1. Da non confondere con l'attività del tatuatore (doc. 16)
  • Sul Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità, viene pubblicato il lavoro e le foto di dermopigmentazione eseguito dall’estetista Rita Molinaro (Doc. 17)

  • L’ESTETISTA RITA MOLINARO la sua prima pubblicazione scientifica sulla DERMOPIGMENTAZIONE su gli annali ISS Ann Ist Super Sanità 2020 “Dermopigmentation of the nipple-areola complex in a dedicated breast cancer centre, following the Treviso Hospital (Italy) LILT model” (pdf 625 kb) pubblicato a dicembre 2020 su gli Annali dell’ISS. Ann Ist Super Sanità 2020 | Vol. 56, No. 4: 444-451 (Doc. 18)

Fatta questa doverosa premessa

rilevato che

  • la dermopigmentazione è l’attività dell’estetista già normata dalla legge 1/90 e D.M. 2006/2015 pertanto non può essere normata nuovamente con PDL 172 di cui in oggetto non essendoci alcun vuoto legislativo da colmare a livello nazionale;
  • l’eventuale promulgazione della legge regionale (PDL 172) comporterebbe gravissimi e irreparabili danni a tutto il comparto dell’estetica, in quanto andrebbe a sottrarre all’estetista la competenza già acquisita per legge della dermopigmentazione.     

Si chiede

  • di stralciare dal PDL 172 l’attività di dermopigmentazione (estetista) in quanto attività già normata dalla legge n. 1 del 4 gennaio 1990 e dal D.M. 206/2015;
  • di convocare Confestetica in qualità di parte sociale maggiormente rappresentativa dell’estetista alle audizioni convocate dal Consiglio Regionale nelle date del 27 maggio e 3 giugno p.v. e in tutte le altre date eventuali.