Comunicato

Confestetica

ASSOCIAZIONE ITALIANA

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Ill.mo presidente, è evidente che con questa pandemia di coronavirus la quarantena durerà molte settimane noi pensiamo mesi.

Si sta pensando giustamente alla sopravvivenza umana e su questo siamo tutti uniti, ma non possiamo non pensare alla sopravvivenza delle nostre piccole imprese e dei nostri professionisti.

Quello che le chiediamo è di tenere i motori accesi per le imprese. Quando tutto finirà i motori delle imprese devono essere, già accesi, pronti, per ripartire, altrimenti si corre il rischio di fermare tutto.

Noi qui parliamo per le nostre 19.000 piccole imprese e professionisti, ma crediamo che valga un po’ per tutti, perché questa crisi la possiamo superare solo se si sta tutti insieme Governo e imprese raccolte in un patto per l’Italia che produce.

Le chiediamo una mossa molto rapida che possa guardare il futuro delle nostre imprese a breve e medio periodo, con occhi e approcci diversi dal solito. Ci aspettiamo l’introduzione di strumenti straordinari e innovativi che possano raggiungere nel giro di poche ore, non giorni o settimane, tutte le imprese che stanno soffrendo per questa crisi pandemica.

Siamo in una situazione straordinaria, unica, mai vista da dopo la Seconda guerra mondiale, quindi non crediamo che se ne possa uscire con strumenti ordinari come bonus o cassa integrazione e credito d’imposta sugli affitti.

Ill.mo Presidente, ci vuole coraggio, tanto coraggio, altrimenti si rischia un’ecatombe di imprese e lavoratori irreversibile.

Quello che le proponiamo è molto semplice e veloce da attuare. Sa noi siamo persone semplici ma molto pratiche!

Ecco la nostra proposta da attuare nelle prossime ore, non giorni, né settimane:

  1. Individuare due blocchi di piccole imprese e professionisti.
  2. Primo blocco tutte le piccole imprese e professionisti con meno di 5 dipendenti
  3. Secondo blocco tutte le piccole imprese e professionisti con meno di 10 dipendenti.
  4. Di queste imprese attraverso la fatturazione e scontrini elettronici, si conoscono perfettamente i fatturati pregressi e da questi si può immediatamente ricavare il mancato fatturato di marzo e dei mesi a seguire fino alla fine della crisi pandemica.
  5. A questo punto si possono bonificare direttamente sul conto di piccole imprese e professionisti tutti i fatturati mancati, dovuti a questa crisi, ovviamente come indennità e già tassati.
  6. Tutte le piccole imprese a questo punto potranno provvedere da sole al pagamento di stipendi, contributi, affitti, utenze e tutto ciò che abitualmente hanno sempre pagato.
  7. Questo comporterebbe un grandissimo sgravio dalle casse dello Stato, soprattutto per cassa integrazione, bonus e tutto il resto.

Gli evasori, in questo modello da noi proposto, proprio in quanto tali, non potendo dimostrare fatturati, non percepiranno nemmeno un centesimo.

La Germania ha già previsto 9.000 euro mese per tre mesi alle piccole imprese e professionisti con meno di 5 dipendenti e 15.000 euro mese per tre mesi alle piccole imprese e professionisti con meno di 10 dipendenti. Così facendo tutte queste imprese con l’indennizzo, potranno pagare tutte le loro scadenze, senza aver bisogno di sussidi o bonus.

Ill.mo Presidente, le chiediamo con molta umiltà e semplicità un decreto nelle prossime ore che possa contenere queste due soluzioni per le piccole imprese e per i professionisti, con meno di 5 e meno di 10 dipendenti.

PRESIDENTE FACCIA PRESTO 

Non faccia spegnere i motori delle imprese, perché si rischierebbe di avere chiusure di aziende e licenziamenti di massa, dove il tutto inevitabilmente sarebbe a carico dello stato italiano.

Le chiediamo coraggio e velocità

Grazie.

Cordialmente

Dott.ssa Angelica Pippo
Presidente nazionale Confestetica