Una grande estetista di successo:

Elizabeth Arden, nome d'arte di Florence Nightingale Graham, nasce il 31 dicembre del 1878 in  Ontario, Canada, dove vivrà fino all'età di 24 anni.

Dopo la decisione di sospendere gli studi da infermiera a Toronto, Elizabeth si organizza per raggiungere l'amato fratello maggiore a New York. È qui, in una metropoli in piena espansione, che inizia la sua gavetta, dando una mano nel centro estetico dell'estetista Eleanor Adair, situato sulla Fifth Avenue.

È l'inizio di un grande amore: quello per la cosmesi.

Dopo aver appreso le basi del mestiere, nel 1910 Elizabeth apre il suo primo centro estetico situato sull'elegante Fifth Avenue e ha dipinto la porta del suo centro estetico di un audace colore rosso per garantire che si distinguesse dalla strada già affollata di negozi al dettaglio.

La giovane Elizabeth è piena di energie e di voglia di imparare. Raggiunge il Vecchio Continente e a Parigi studia meticolosamente le più note tecniche di massaggio viso nei centri estetici della città.

Quando torna a Manhattan inizia a lavorare a inedite nuance di rossetto collaborando con il farmacista A. Fabian Swanson.

Nel 1912 La signora Arden fornisce alle suffragette il rossetto rosso come simbolo di indipendenza e solidarietà.

Nel 1917 lancia i primi prodotti cosmetici e introduce il trucco per gli occhi in America e una linea completa di cosmetici per la cura della pelle e del colore. Crea i primi prodotti da viaggio.

Nel 1918 Elizabeth Arden è la prima nel settore dei cosmetici a formare le estetiste e nel 1920 è la prima a utilizzare un addetto stampa personale e assume la giornalista di Hollywood Hedda Hopper per rappresentare se stessa e l'azienda.

La fila di clienti si allunga sempre più: i prodotti firmati Arden assicurano una pelle idratata e sana e negli anni in cui Hollywood decolla tutte sognano la bellezza delle grandi dive. Non è un caso che il marchio sia il primo a venire pubblicizzato nell'industria del cinema.

Tra le tante intuizioni di questa donna vulcanica va citata l'idea del beauty total look. In sostanza Elizabeth propone alle sue clienti un makeup labbra, gote e unghie coordinato nella stessa nuance, per ottenere un effetto chic e iconico, senza correre il rischio di errori. Più avanti, quando scoppia la Seconda Guerra Mondiale, Elizabeth svilupperà un rossetto tono su tono con le uniformi delle donne arruolate, vero mood booster in tempi difficili.

L'idea alla base di ogni singolo centro estetico Elizabeth Arden (ne apriranno uno dopo l'altro, in ogni angolo del mondo) è quella di ricreare una sensazione di intima accoglienza indulgendo nel lusso, così che ogni donna possa sentirsi coccolata e speciale.

A questo scopo Elizabeth - il cui motto è sempre stato "spendi soldi per fare soldi" – amava curare in ogni dettaglio l'arredamento dei suoi saloni, arricchendoli con pregiati oggetti d'antiquariato, mobili d'epoca e, qua e là, tocchi di rosa intenso (il suo colore del cuore). Era sicura che anche l'atmosfera contribuisse enormemente a fidelizzare le sue clienti. E dopo qualche anno inaugurò la celebre Maine Chance, lussuosa spa a Mount Vernon. Un genio del marketing. Va detto.

Il merito di Arden è sempre stato quello di attirare nei suoi saloni donne incredibilmente influenti, in grado di far crescere di riflesso la sua notorietà. Tra le fedelissime dei trattamenti viso Elizabeth Arden, infatti, ci sono state star come Marilyn Monroe, Jacqueline Kennedy e Marlene Dietrich, giusto per citarne qualcuna.

Una delle grandi lezioni che possiamo tutte imparare da Elizabeth Arden è l'umiltà.

Durante i primi anni di attività, quando ancora gli incassi non erano voluminosi, Elizabeth trascorreva le sue serate o in laboratorio realizzando in prima persona lozioni e creme oppure facendo le pulizie in salone, perché non poteva permettersi di assumere aiutanti.

E anche ben più avanti nella sua carriera si dice che lavorasse dalle dieci alle dodici ore al giorno. Questo, però, non le impediva di ritagliarsi il tempo per un accurato rituale beauty ogni sera prima di andare a letto, senza dimenticare dieci minuti dedicati a un'altra sua grande passione, lo yoga.

È morta nella sua amata New York nel '66, all'età di 87 anni. Fino all'anno prima, in compenso, scorrazzava per le vie della città alla guida della sua rombante Ferrari.