5 Settembre 2009 – Sesso nel centro estetico, titolare arrestata. Chiude a Verona il centro estetico “Feng Shui”, dopo un blitz della polizia locale, insospettita dalla grande affluenza, soprattutto di uomini, nel centro. La titolare del centro, peraltro già indagata per illeciti fiscali, è stata arrestata, così pure come le sei ragazze “pizzicate” durante l’irruzione della polizia. Terminano così le losche attività del centro estetico veronese, che effettuava massaggi al prezzo di 30-50 Euro e per lo stesso prezzo aggiunto offriva in cambio anche prestazioni sessuali. La notizia colpisce ma non è nuova alle orecchie degli estetisti italiani, che da sempre devono combattere con questo retaggio culturale, che evidentemente ancora non è “passato di moda”. È chiaro, che l’equivoco al quale la parola “massaggiatrice” da adito a tutt’oggi è da debellare e spesso crea molti problemi e fraintendimenti anche all’interno di situazioni che di equivoco e di ambiguo non hanno nulla. “Fate massaggi integrali?”, oppure: “Ma massaggiate tutto, tutto?” o ancora: “Ma massaggiate anche le zone intime?” sono domande che tutti ci siamo sentiti fare e sicuramente in molti si sono sentiti in imbarazzo. Se pensiamo che entrare nei centri estetici “di fiducia” e scegliere la escort che si desidera, è diventata pure una moda tra politici e altri personaggi pubblici, allora è proprio meglio correre ai ripari, prima che diventi, o torni ad essere una facile associazione di idee. Per vincere anche questa battaglia e disambiguare una volta per tutte il ruolo dell’estetista, la risposta è sempre la stessa: la creazione di un Albo Professionale che metta un punto a qualsiasi abuso del termine estetista. di Chiara Medini